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Meteo, Paolo Sottocorona smaschera la bufala: "Temperatura percepita? Un falso colossale"

di Roberto Tortora martedì 5 agosto 2025

2' di lettura

Intervista de La Stampa a Paolo Sottocorona, meteorologo tra i più affermati e seguiti su La7, dove annuncia le sue previsioni. 77 anni, formatosi alla scuola dell’Aeronautica militare, un abile comunicatore che sa informare senza appesantire lo spettatore. Ha fatto sua la battaglia contro il sensazionalismo che troppo affolla i telegiornali e infonde paure immotivate nei cittadini: “Alla base c’è il sensazionalismo che diventa allarmismo, come quando si dice che il periodo che ci attende sarà il più caldo di sempre: non dà nessuna informazione e ti terrorizza, ma senza allertare. Poi certo, dobbiamo tener conto del cambiamento climatico, perché quel grado e mezzo di temperatura in più, che per l’Europa è forse di 2,5, ha delle conseguenze sui fenomeni meteo, con oscillazioni estreme”.

Tra i tanti miti da sfatare c’è il celebre “anticiclone africano”, Sottocorona spiega: Non esiste. Anticiclone significa alta pressione, che è tutt’altra cosa rispetto al caldo africano nei deserti, dove invece la pressione è bassa. Se usi un termine tecnico dev’essere giusto: chiamare anticiclone quello del Sahara perché non piove significa non aver mai letto un libro”. Al netto di qualche errore di previsione comprensibile nei suoi anni di carriera, Sottocorona ha raggiunto un alto livello di popolarità e, soprattutto, credibilità. Rivelata da lui stesso in un aneddoto: “Una volta ero in fila alla posta e quello davanti a me, chiacchierando, comincia a dire che c’è uno su La7 bravo nelle previsioni, che si capisce. E io: ‘Ma davvero, e chi è?’. A meno che non mi riconoscano non direi mai che sono io, non voglio vantarmi e tengo un profilo basso. E poi sono un timido pentito, da ragazzo lo ero molto. L’ho superata facendo i briefing ai piloti dell’Aeronautica”. 

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Altra bufala, infine, è quella della “temperatura percepita”, Sottocorona chiarisce: “È un falso fisico, neanche un luogo comune. La scienza dice che a parità di temperatura una persona soffre di più o di meno secondo l’umidità relativa: se l’aria è molto umida, l’evaporazione è minore e andiamo in accumulo di calore. Bisognerebbe dire correttamente che ci sono 35° ma, siccome c’è elevata umidità, si soffre come se ce ne fossero 45°, ma in realtà non ce ne sono 45, è un falso colossale. E l’effetto, come al solito, è terrorizzare anziché informare”.

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