L’8 dicembre 2024 Maria Rosaria Boccia è la protagonista della puntata di Report per i suoi rapporti con il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (che si era dimesso un paio di mesi prima, venerdì 6 settembre 2024). Domenica 8 dicembre 2024, la consueta puntata del programma d’inchiesta di Rai 3, Report propone tra gli altri approfondimenti - la ricostruzione della vicenda della mancata nomina di Maria Rosaria Boccia «a consigliera per l’organizzazione dei grandi eventi del Ministero della Cultura, allora presieduto dal ministro Gennaro Sangiuliano, attraverso audio e testimonianze inedite», sottolinea lo “strillo” promozionale del programma condotto da Sigfrido Ranucci. Il 5 maggio del 2025 è la signora Boccia a portare in collegamento Facebook nel suo podcast (Pasta Podcast!) il conduttore della tv pubblica. Ranucci è da aprile che passa da un programma all’altro per presentare il suo libro “La Scelta” (edizioni Bompiani).
Dopo il clamore dell’inchiesta di Report, e la diffusione degli audio del ménage tra l’ex ministro e l’imprenditrice campana, si penserebbe che i rapporti tra i due sarebbero rimasti tesi. Invece in diretta con gli studenti dell’Istituto Comprensivo 2° di Boscoreale, in provincia di Napoli, Boccia e Ranucci gestiscono bene gli oltre 40 minuti della puntata. Appaiono affiatati. Lei ringrazia più e più volte il conduttore che si ritaglia 40 minuti collegandosi dagli studi della trasmissione. Agli studenti si chiede di intervenire per fare le domande al giornalista d’inchiesta sulle scelte più impegnative affrontate nel corso della sua carriera. Ranucci - nel collegamento con il programma ideato e condotto dalla Boccia - appare rilassato. Talvolta anche contento del dialogo con gli studenti. Ci si potrebbe aspettare, a soli pochi mesi dallo scandalo che ha tenuto per settimane gli italiani attaccati ai resoconti e pruriginosi della stampa. Già Sangiuliano non era più ministro da un paio di mesi. Gli audio e le comparsate della Boccia nei vari programmi di approfondimento politico e di svago cominciano a diventare un ricordo.
Ranucci è impegnato nel presentare il suo libro sulle «scelte difficili che bisogna affrontare». Ricorda il rigore morale appreso dal padre, ex militare della Guardia di Finanza, della mamma che nella Roma cantata da Antonello Venditti, oltre a gestire la famiglia con 4 figli, accoglie amici e compagni di scuola dei “suoi ragazzi” senza farsi problemi per l’esuberanza di una famiglia numerosa e allargata. Ma il formato del Podcast ideato dalla Boccia non sembra aver molto successo. Su Fb conta appena una manciata di visualizzazioni. Probabilmente qualche mese prima avrebbe intercettato un traffico internet di gran lunga più significativo.
Adesso che Ranucci è tornato sotto i riflettori per la vicenda Boccia l’appuntamento con gli studenti campani di inizio maggio assume tutt’altro valore. Si potrebbe credere che tra Ranucci e la Boccia non ci siano buoni rapporti. E invece la puntata scorre via senza frizioni. Neppure un riferimento al clamore mediatico e giudiziario della vicenda.
È solo dell’altro ieri la notizia - anticipata da Maurizio Gasparri, esponente di primo piano di Forza Italia e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai che il conduttore sarebbe indagato dalla Procura di Roma per “possibili interferenze illecite nella vita privata”. Anche se Ranucci assicurava, tramite i suoi canali social, che «nulla è stato notificato». E così si resta in attesa della prossima puntata, giudiziaria o Facebook, per capire come si concluderà la vicenda degli audio diffusi dalla trasmissione Report sulla vicenda Boccia-Sangiuliano.