Piergiorgio Odifreddi controcorrente. Ospite de L'Aria Che Tira nella puntata in onda martedì 23 settembre su La7, il matematico commenta l'avvistamento dei droni nei cieli di Copenaghen e Oslo. "Queste cose - esordisce ai microfoni del programma condotto da David Parenzo - succedono anche in Russia, molte volte gli aeroporti russi sono stati chiusi proprio per l'intervento di droni. Ormai questa è una guerra soft. Quando non succede mai niente, anche la minima cosa è il più grave attacco". Insomma, per Odifreddi "non bisogna esagerare, i droni sono una cosa e le bombe un'altra". Immediata la reazione del conduttore: "Ma la Russia è in guerra, la Danimarca no".
Lo stesso Segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha voluto precisare che "non è ancora possibile accertare un coinvolgimento russo nei sorvoli dei droni che hanno portato alla chiusura degli aeroporti di Copenaghen e di Oslo". Gli incidenti - ha ricostruito la premier danese - hanno visto coinvolti "tre droni di grandi dimensioni" e le autorità danesi "stanno in questo momento valutando l'accaduto per accertarne le responsabilità": "siamo in stretto contatto ma è ancora troppo presto per dire qualcosa". Mette Fredriksen ha definito l'accaduto "il più grave attacco della storia" contro le infrastrutture critiche della Danimarca, senza tuttavia chiarirne le responsabilità.
A farle eco Ursula von der Leyen. Dopo il faccia a faccia con Frederiksen, la presidente della Commissione europea ha parlato di "fatti siano ancora in fase di accertamento", ma "è chiaro che stiamo assistendo a un modello di contestazione persistente ai nostri confini. Le nostre infrastrutture critiche sono a rischio. E l'Europa risponderà a questa minaccia con forza e determinazione".