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Bruno Vespa, il cda Rai attacca: "Doppio schiaffo all'opinione pubblica"

di Caterina Spinelli mercoledì 1 ottobre 2025

3' di lettura

Ci mancavano gli attacchi a Bruno Vespa. Nel mirino il collegamento tra lo studio di Porta a porta e la Global Sumud Flotilla nella puntata andata in onda martedì 30 settembre. Qui il giornalista ha perso le staffe con l’attivista Tony La Piccirella, a bordo di una delle navi dirette a Gaza. "Posso dire che non ve ne fo**e niente di portare gli aiuti alle persone? Voi volevate stabilire un collegamento diretto, non riuscirete ad averlo e lo sapevate prima di partire", è stata una delle critiche del conduttore di Rai 1.

Apriti cielo. A ore di distanza, i consiglieri di amministrazione della Rai Roberto Natale, Davide Di Pietro e Alessandro Di Majo parlano di "un doppio schiaffo assestato dalle reti Rai a una stessa parte dell’opinione pubblica". Quale? "Il primo lo ha dato Bruno Vespa, che nell'intervista a uno dei portavoce della Global Sumud Flotilla si è lasciato andare a un'espressione volgare che non gli fa onore e che è incompatibile coi doveri e con lo stile di un giornalista del servizio pubblico. Il secondo ceffone è arrivato con una scelta di programmazione che su Rai3 ha spostato dalla prima serata a notte fonda 'Open Arms – La legge del mare'". Attraverso una nota il Cda aggiunge che "non sappiamo se a modificare l'originaria collocazione in palinsesto abbiano concorso le accese proteste mandate ieri mattina in agenzia dai parlamentari della Lega: sta di fatto che, in onda da mezzanotte all'1.50, il film è stato visto da 98mila spettatori, una cifra da monoscopio. Di questi tempi tocca ricordare un'ovvietà: il servizio pubblico ha il dovere di parlare a tutti. Non solo perché questo è nella sua natura, ma anche per materialissime ragioni di ascolti: se la Rai continua a essere percepita come troppo schierata sarà difficilissimo uscire dalle difficoltà che anche l'Auditel attesta ogni giorno". 

E a rincarare la dose ci pensa il Movimento 5 Stelle: "Nella comodità del suo salotto televisivo, Bruno Vespa ieri sera si è permesso di rivolgersi a chi è in mare per denunciare il genocidio in corso a Gaza come il portavoce della Global Solidarity Flotilla con frasi inaccettabili. È Vespa che evidentemente se ne fo**e del fatto che lavora per il servizio pubblico, che il suo compito è informare con equilibrio e rispetto, non insultare chi mette tutto in gioco per la verità". E ancora, il capogruppo M5S in commissione di vigilanza Rai, Dario Carotenuto: "Rivolgersi in quel modo a chi lotta per i diritti umani dal divano di casa propria è indegno e disonora il servizio pubblico. Noi non possiamo convocarlo in Vigilanza, la Rai dirà qualcosa almeno stavolta?". 

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Immediata la reazione di Mariastella Gelmini. "Non so quale trasmissione abbia guardato ieri sera la sinistra, perché nell'ultima puntata di Porta a Porta personalmente ho visto un professionista come Bruno Vespa intervistare il portavoce della Flotilla fino a mettere in luce, senza mezzi termini, la vera natura di questa missione: non un'operazione umanitaria, ma un'iniziativa politica - incalza la senatrice di Noi moderati e membro commissione Vigilanza Rai -. La volontà è quella di sfidare il blocco navale israeliano, non quello di consegnare in modo sicuro gli aiuti ai civili palestinesi, altrimenti avrebbero accolto l'appello in primissima del nostro capo dello Stato, Mattarella. Gli attacchi contro Vespa dunque sono ingenerosi e pretestuosi. In queste ore così delicate, soffiare sul fuoco e alimentare l'ennesima polemica è da irresponsabili".

A farle eco Maurizio Lupi: "Con gli attacchi a Bruno Vespa l'opposizione svela ancora una volta quale sia la sua reale posizione sulla libertà d'informazione e sull'idea di servizio pubblico. Il conduttore di Porta a Porta è un giornalista di grande professionalità e lo ha dimostrato anche ieri collegando uno dei responsabili italiani della Flottilla, Tony La Piccirella, per intervistarlo. Evidentemente l'opposizione non ha gradito che si mettessero in luce, con semplici domande, le evidenti contraddizioni del suo intervento. Bruno Vespa ha fatto semplicemente il suo lavoro. Forse è questo che non va giù all'opposizione". 

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