"A Napoli. Ma solo per l'amore che ti porto. Come è possibile che la manipolazione da parte di quattro minus habentes, di una battuta che era finalizzata a pizzicare i fratelli e sorelle milanesi (che 'escono all'una di notte in un giorno lavorativo per la Palestina'), viene presa come un'offesa a voi napoletani?".
Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per la Palestina, interviene dopo le sue parole di qualche giorno fa legato a un paragone tra i napoletani e i milanesi. Una dichiarazione finita al centro delle polemiche con la richiesta, avanzata da Fi, di revocarle la cittadinanza onoraria che Napoli sta per concederle.
"Ma pensateci - ha proseguito Albanese -, io che mi dico sempre fiera meridionale, irpina, campana prima che italiana, potrei mai offendere la mia terra? Mi sa che nei trappoloni che tendino a me ci cadete in troppi. E questo non lo dico perché io ho il dogma dell'infallibilità, e se sbaglio so scusarmi. Ma perché in questo mondo pericoloso solo l'amore ci salverà. Per altro, quando descrivo la popolazione di Gaza, l'elegia della sua gente e la sua propensione alla poesia e alla melodia della vita, la descrivo spesso come 'i napoletani di Palestina' C'amm capit' mo?".