Italia-Israele è una partita che ha acceso le polemiche già prima del fischio di inizio. Il corteo dei pro-Pal a Udine ha invaso le vie del centro e come sempre, con un tempismo discutibile, il giorno dopo la firma della pace in Egitto, ecco che arriva la sfilata con tanto di sinistra a seguito. Ma ad accendere i minuti prima del match sono le parole di un cronista del Tg3, Jacopo Cecconi, che collegato proprio da Udine per raccontare la manifestazione pro-Pal, ha affermato: "Sono 10.000 le persone attese allo stadio, la metà della capienza prevista dall'impianto e l'Italia avrà la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo vincendo". (Clicca qui per vedere il video dal minuto 30.00).
Un "almeno" che sta facendo parecchio discutere e che molto probabilmente rappresenta una tragica gaffe da parte dell'inviato di Rai Tre. E lo scivolone ha suscitato anche reazioni politiche: "Le dichiarazioni in diretta di un giornalista, durante il Tg3, sono imbarazzanti e sintomo di un clima irragionevole messo in atto da certa stampa. È utile soffermarsi poi su quanto sia lunare definire Telemeloni questo servizio pubblico. Quanto affermato durante il servizio da Udine in vista della partita Italia-Israele è pericoloso e vergognoso allo stesso tempo. Il cronista, commentando i fatti fuori dallo stadio, dove sfilerà una manifestazione pro Pal ha detto: ‘L’Italia ha la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo’. Una frase infelice e inopportuna che si commenta da sola. Accusano che una misteriosa Telemeloni voglia imporre la censura in Rai, ma è evidente che il problema sia da tutt’altra parte”, afferma il senatore di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon, componente della Commissione Vigilanza Rai.
"Parole davvero deliranti di tale Cecconi del Tg3 che annunciando la partita Italia-Israele si augura che 'l'Italia possa eliminare, almeno sul campo, Israele'. Da dove altro dovrebbe eliminarlo, secondo Cecconi? Dalla faccia della terra? E' una vergogna che questo signore abbia usato queste parole da irresponsabile fomentatore di odio"., fa sapere Maurizio Gasparri, membro FI della Vigilanza Rai. "Mi auguro che il direttore del Tg3 e altri dirigenti della Rai - riprende - prendano dei provvedimenti immediati contro questo fomentatore di odio. Se poi ha parlato cosi' per incapacita' professionale, a maggior ragione e' bene che vada a meditare sulla sua inadeguatezza".
Intanto proprio la Rai in serata è finita al centro delle contestazioni degli irriducibili pro-Pal. Cortei e proteste si sono concentrate ad esempio di fronte alla sede Rai di Bologna. E l'Usb Bologna ha chiamato alla partecipazione dalle 19 alle 21 tramite i social e invitato a boicottare la partita Italia-Israele. Insomma, chi è ormai a corto di argomenti con la pace in Medio Oriente tenta di usare questo match per fare "almeno" un ultimo giro di valzer con la kefiah addosso.