Silvio Berlusconi non ha mai pagato la mafia. Ora la conferma arriva anche dalla Cassazione, la cui sentenza non poteva che essere accolta con soddisfazione da Marina Berlusconi. La primogenita del fondatore di Forza Italia ha parlato dell'importanza assoluta della riforma della Giustizia e, in una lettera al Giornale, ha ribadito che "nessun legame" tra Berlusconi e la mafia è emerso durante il processo. Apriti cielo. Sentitosi chiamato in causa, ecco che subito il presidente dell'Associazione nazionale magistrati ha risposto. Cesare Parodi è arrivato a dire: "Non posso come presidente Anm attaccarmi ai singoli episodi. Non ho mai detto che la magistratura non abbia commesso errori. È un fatto fisiologico, non patologico. Chi fa queste affermazioni ha avuto una risposta in termini di giustizia, mi pare di capire. Allora perché lamentarsi di una giustizia che comunque arriva a un risultato che viene condiviso?".
E ancora, fregandosene dei tempi e dell'inferno che può passare un imputato poi assolto: "Accettiamo la realtà delle cose, l'importante è che alla fine la risposta sia quella corretta, perché sia corretta, ripeto, ci vorrebbero anche altri elementi: più magistrati, più personale, più informatizzazione, una geografia giudiziaria migliore, ma di tutto questo si parla sempre un po' tanto proprio, forse non per caso. Questa è una cosa molto amara".
Parole che non passano inosservate a Gaia Tortora. Figlia di Enzo Tortora, nonché vittima di un clamoroso errore giudiziario (accusato ingiustamente di traffico di droga e associazione camorristica nel 1983 ndr), la giornalista non si trattiene: "Gentile Dottor Parodi, volevo chiederle se dobbiamo smettere tutti di 'lamentarci' e incassare in silenzio errori, lungaggini, e svariate altre quisquilie. Così per sapere e non creare ulteriore disturbo", tuona su X togliendosi qualche sassolino dalla scarpa.