Paolo Crepet
"Le droghe hanno successo perché i giovani che non pensano fanno comodo al potere e persino ai genitori che danno la paghetta. Ci stupiamo che questi siano 'figli di buona famiglia', ma che significa 'di buona famiglia' se non che diamo valore solo ai soldi? Oggi, la buona famiglia è quella dove papà, coi jeans strappati a 48 anni, va a giocare a padel. Questa è una buona famiglia? La buona famiglia gioca a Shangai": Paolo Crepet lo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera. Spiegando poi che "a 48 anni giocano per essere ancora più giovani dei figli adolescenti. Ci piace vivere a velocità ipersonica senza sapere dove andiamo".
Riferendosi allo scontro tra due auto in viale Fulvio Testi, lo psichiatra ha sottolineato: "Quel Suv a 150 all’ora è il ritratto del nulla, perché: primo, nessuno andava da nessuna parte; secondo, il Suv è il sogno imperfetto di una borghesia che non riesce più a crescere. Cosa c’è dopo il Suv? Un camion?". Poi ha spiegato perché sia meglio lo Shangai: "Perché non puoi fare Shanghai e mandare i messaggini. Lo Shangai è un tempo senza fretta, in cui non corro dall’altra parte della città per bere sette drink".
Su Milano, invece, ha detto che se prima era la capitale morale oggi invece è "la capitale confusa. Non sa bene dove andare. Io l’ho frequentata tanto con Oliviero Toscani, nelle trattoriacce dove parlavamo sempre di progetti, cosa impossibile nei locali assordanti di oggi. Ricordo tante serate con Fiorucci che ci raccontava delle bellezze della New York anni 60 -70: ero giovane e imparavo tantissimo, perché c’era il tempo per imparare. Il miracolo che farò agli Arcimboldi saranno le persone che stanno un’ora e mezza ad ascoltare me che sto seduto, non giro neanche sul palco. La gente paga il biglietto per fare una cosa che nessuno fa mai, perché nessuno sta un’ora e mezza ad ascoltare sua moglie".