Si parla dell'omicidio di Garlasco a Quarto Grado. Nella puntata in onda venerdì 19 dicembre, tra gli ospiti c'era Roberta Bruzzone. La criminologa ha commentato il materiale trovato sul pc di Alberto Stasi, sottolineando alcuni tratti narcisistici della personalità e suggerendo che una frase di Chiara Poggi possa aver scatenato una reazione d’impeto. In particolare, è stato il ragionamento della Bruzzone, le immagini pornografiche rilevate nel pc e catalogate in maniera quasi ossessiva, rappresenterebbero "l’elemento che ci consente di avere una lettura genuina e autentica di chi è davvero Alberto Stasi".
Da qui la sua conclusione: "Non credo francamente che Chiara Poggi potesse essere soddisfatta dalla relazione affettiva e sessuale con Alberto Stasi. Il problema grosso (…) è il rischio che quello che è stato visto venga divulgato". Per questo, a suo dire, "è bastato che lei dicesse che era stanca di questa situazione (…) per scatenare una rabbia di questo tipo".
Eppure il genetista Ugo Ricci sembra pensarla diversamente: "Nel 2014 era evidente che i profili genetici rinvenuti sui margini ungueali di Chiara Poggi mostravano la non concordanza con il profilo genetico di Alberto Stasi che dunque doveva essere escluso quale contributore di quelle tracce e ciò a prescindere dal metodo biostatistico utilizzato oggi su quelle tracce". Un documento questo che, come tutti gli studi svolti nel corso dell'incidente probatorio, è finito nel fascicolo della Procura di Pavia che indaga Sempio per l'omicidio di Chiara Poggi.