Marina Berlusconi scende in campo in difesa di Alfonso Signorini, finito al centro di una bufera mediatica dopo le accuse mosse nei suoi confronti da Fabrizio Corona. L’intervento dell’imprenditrice arriva in un momento particolarmente delicato per il direttore editoriale di Chi, bersaglio di critiche, insulti e commenti offensivi che si sono moltiplicati sui social nelle ultime settimane.
Il caso nasce dalle dichiarazioni di Corona, diffuse attraverso il suo format online, che hanno rapidamente alimentato un clima di sospetto e aggressività nei confronti di Signorini. Un’ondata di reazioni che ha trasformato le piattaforme digitali in un terreno di scontro continuo, spingendo Marina Berlusconi a prendere posizione pubblicamente.
Il suo sostegno si è concretizzato in un intervento pubblicato sul numero speciale di Chi dedicato ai trent’anni del settimanale, testata storica del gruppo editoriale. Nel testo, Berlusconi ha voluto sottolineare il valore del lavoro svolto da Signorini nel corso della sua lunga direzione, ricordando la crescita del giornale e il ruolo centrale avuto nel racconto del costume e dello spettacolo italiano.
“Alla guida di ‘Chi’, del resto, si è alternato un gruppo di giornalisti di razza”, ha premesso Marina. “Dal 2006 all’inizio del 2023, il settimanale ha vissuto la brillante stagione di Alfonso Signorini, che due anni fa ha lasciato il timone al suo storico braccio destro Massimo Borgnis, conservando la direzione editoriale”. Dunque la figlia del Cav, in quello che sembra un velato attacco a Fabrizio Corona, ha poi sottolineato che “c’è un modo di fare cronaca rosa che rispetta i protagonisti e il lettore, che non si ferma alla superficie, che sa distinguere tra il racconto e l’invadenza”. Ogni riferimento non appare puramente casuale.
Infine, ha commentato il cambiamento dei tempi: “Ormai la linea di confine tra privato e pubblico è diventata molto, molto sottile”, ha notato Berlusconi. “E anche il linguaggio purtroppo è cambiato: i social sono un’arena dominata da parole ed espressioni di crudeltà e spesso di odio; ora va di moda il dissing”. Insomma, chi ha orecchi per intendere, intenda..