Tutto nero per il solito circuito politico-editoriale di una sinistra affranta per aver perso il treno dell’esercizio provvisorio del bilancio, che probabilmente era il vero obiettivo delle minoranze.Volevano svergognare il governo Meloni. Invece, una maggioranza formata dopo le elezioni di settembre con il governo nato a tempi record – per le regole della nostra Costituzione – a fine ottobre, riesce a portare a casa il risultato dell’approvazione della manovra senza rischi per gli italiani. Il primo dei quali stava in Europa. Da Bruxelles nemmeno un fiato, se non per cose marginali che rientreranno con un altro provvedimento, come quello che si preannuncia sul Pos per i commercianti stufi di mantenere le banche.
COMMERCIANTI STUFI Ma ci sono molti provvedimenti positivi nella legge di bilancio che ha dovuto passare un’altra nottata alla Camera e entro fine anno passerà in Senato. Anzitutto – e non era un atto dovuto, ma si è trattato di una scelta politica – 21 dei 35 miliardi della manovra sono stati destinati alla lotta al caro energia e alle bollette. Basterà per un trimestre, ma ci saranno ulteriori interventi. Nel novero delle proposte positive – e coraggiose – le modifiche al reddito di cittadinanza. Varrà solo per le persone tra 18 e 59 anni abili al lavoro e a determinate condizioni. Durerà sette mensilità anziché le 18attuali rinnovabili.
Di rilievo l’introduzione di sei mesi di formazione o riqualificazione professionale e la decadenza dal sussidio se si rifiuta il lavoro. Il tetto al contante sale a 5000 euro, e non si è voluto giocare al rialzo come pure consentiva il Consiglio europeo, che lo ha fissato a diecimila al massimo. Promessa e mantenuta la manovre sulle cartelle esattoriali con la rottamazione di quelle fino a mille euro. In materia fiscale merita un rilievo particolare l’ampliamento della Flat tax fino a ottantacinquemila euro e la tassazione al 15 per cento per il reddito incrementale rispetto all’anno precedente. Tale il programma, tale la norma. Che vedrà ulteriori sviluppi nella legislatura. Per le famiglie,le altre misure riguardano il bonus bollette per i più fragili con un innalzamento della soglia ISEE da 12.000 a 15.000 euro; la riduzione dell’IVA dal 10 al 5 per cento per i prodotti per l’infanzia e gli assorbenti; l’introduzione di bonus spesa comunali con un ISEE fino a 15.000 euro per l’acquisto di beni di prima necessità; l’assegno unico maggiorato per il 2023 per le famiglie numerose o con figli piccoli e per i disabili. Buone notizie sul fronte dellavoro.Alleimpresevanno bonus assunzioni per donne, giovani fino a 36 anni e percettori di reddito di cittadinanza, con un valore che passa da 6.000 a 8.000 euro grazie agli emendamenti approvati. Via libera anche al potenziamento del congedo parentale con indennità dell’80 per cento per un mese, inizialmente previsto solo per le madri, esteso in seconda battuta anche ai padri, a conferma del contributo del Parlamento sulla proposta iniziale del governo. Importante anche la conferma del taglio del cuneo fiscale del 2 percento, che arriva al 3 per cento per i redditi fino a 25.000 euro (inizialmente la soglia era fissata a 20.000).
CUNEO RIVISTO Per le pensioni: via libera a quota 103: 62 anni con 41 di contributi per andarci. Da segnalare anche l’adeguamento economico delle stesse, che favorisce le pensioni più basse. Poi, ancora tante altre misure che puntano a garantire redistribuzione delle risorse a favore dei ceti più deboli. E il dato curioso è che la sinistra protesta… © RIPRODUZIONE
RISERVATA Dal fisco alle bollette Cosa c’è di buono dentro la manovra Aumenti per i lavoratori con redditi sotto i 35mila euro, pensione anticipata per le mamme, aiuti sull’energia, stretta al reddito grillino. Smentita la sinistra Interventi decisi dal Governo per il 2023 col disegno di legge Bilancio dopo il passaggio in Commissione alla Camera l