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Pensioni e stipendi: cambiano le cifre, qual è il "giorno d'oro"

di Ignazio Stagno mercoledì 8 febbraio 2023

3' di lettura

Il governo Meloni ha il piede sull'acceleratore. Nonostante gli attacchi che arrivano da sinistra e dalle opposizioni, di fatto l'esecutivo mette a segno due colpi di cui in pochi parlano: l'aumento delle buste paga per tutto il 2023 e la rivalutazione delle pensioni. Sul primo punto le novità sono parecchie e riguardano anche i dipendenti. Infatti con la manovra del 2023 è stata prorogata la riduzione delle trattenuta contributiva che era in vigore anche lo scorso anno.


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CAMBIANO LE BUSTE PAGA
Di fatto la riduzione della trattenuta sarà al 2 per cento per chi ha una busta paga che non supera la sogli ai 2.692 euro al mese e al 3 per cento per chi ha invece una retribuzione che non supera i 1.923 euro al mese. Come ricorda Italia Oggi, il via libera è arrivato con la circolare Inps 7/2023. Una circolare che spiega bene quali saranno le novità in busta paga per i lavoratori dipendenti. Nel caso in cui in un mese la retribuzione imponibile ai fini previdenziali non superi i 2.692 euro e l’aliquota di contribuzione a carico del lavoratore sia pari al 9,19%, questa, in forza dell’incentivo, potrà essere ridotta di 2 punti percentuali, ossia potrà essere determinata in misura pari a 7,19% (9,19–2). Stessa cosa, ma con parametri diversi invece per per quelle retribuzioni che non superano i 1.923 euro al mese. Dunque per milioni di lavoratori potrebbe arrivare una gradita sorpresa in busta paga nelle prossime mensilità.

CAMBIANO LE PENSIONI
E la stessa cosa accadrà anche per i pensionati che con il cedolino di marzo dovrebbero vedere i primi risultati sugli importi delle pensioni che verranno modificati grazie al sistema di perequazione che basandosi sull'inflazione dello scorso anno va a modificare i parametri e gli importi degli assegni. Gli aumenti delle pensioni superiori a quattro volte il trattamento minimo, cioè con l’assegno superiore a 2.101,52 euro al mese scatteranno nel terzo mese dell'anno. E a confermarlo è l’INPS in una nota in cui assicura che a marzo 2023 saranno pagate anche le rivalutazioni arretrate di gennaio 2023 e febbraio 2023. Gli assegni previdenziali fino a 4 volte il minimo sono rivalutati al 100%, quelli fino a 5 volte all’85%, quelli tra 5 a 6 volte il minimo al 53%, quelli tra 6 e 8 volte il minimo al 47%, quelli da 8 a 10 volte il minimo al 37% e al 32% quelli oltre 10 volte il minimo.


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ATTENZIONE ALLE DATE
E di fatto ricordiamo qui le date di accredito del prossimo cedolino. Chi ha scelto l'accredito di retto sul conto avrrà la pensione già mercoledì 1 marzo. Per chi va allo sportello invece ecco le date e l'ordine di pagamento: mercoledì 1 marzo per i cognomi dalla A alla B; giovedì 2 marzo per i cognomi dalla C alla D; venerdì 3 marzo per i cognomi dalla E alla K; sabato 4 marzo (solo la mattina) per i cognomi dalla L alla O; lunedì 6 marzo per i cognomi dalla P alla R; martedì 7 marzo per i cognomi dalla S alla Z.

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