Cari costruttori, artigiani, piccoli imprenditori, siamo sempre stati, e lo siamo ancora, dalla vostra parte. Ben consapevoli del prezioso contributo dato, soprattutto negli ultimi anni, alla tenuta dell’economia. Così come stiamo dalla parte di chi già riesce a fatica ad arrivare alla fine del mese, figuriamoci a sborsare in anticipo il denaro necessario a pagare i lavori di ristrutturazione della casa.
Ma i pasti gratis non esistono. E quello luculliano imbandito nel 2020 dal governo Pd-M5S ha dei costi che il ristorante di Cracco in confronto è un’osteria di campagna a menù fisso. Per carità, le agevolazioni fiscali hanno spinto il settore delle costruzioni e hanno dato una bella mano al Pil mentre mezza Italia era ferma perla pandemia. Non si discute. Ma le stime del ministero dell’Economia parlano di oltre 61 miliardi solo per il Superbonus e di 110 miliardi per il complesso delle detrazioni di imposta legate all’edilizia, con uno scostamento tra previsioni e dati reali di ben 38 miliardi. Si tratta, per avere un’idea, della metà dell’intero Pnrr. Montagne enormi di soldi che, a causa dei meccanismi della cessione del credito e dello sconto in fattura (quelli cancellati dal decreto entrato ieri in vigore), il governo potrebbe essere costretto a contabilizzare tutte insieme nel bilancio dello Stato come deficit.
Possibile che Mario Draghi abbia lasciato una tale bomba atomica nascosta nei nostri conti pubblici? La realtà è che solo un governo politico, che mancava da un decennio, può avere la forza di togliere tale bendidio dalla tavola degli italiani e sopportarne le conseguenze.
Anzi, forse solo un governo politico che ha una prospettiva di legislatura ed è guidato da una premier che ha passato una vita all’opposizione e non sembra troppo spaventata all’idea di tornarci. Dopo la benzina, il Superbonus. Ne vedremo ancora delle belle. Ma i conti, questa volta, si faranno alla fine. E non sui decibel delle proteste.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.