Papa Francesco
La notizia sta per deflagrare ed è di quelle destinate a far scalpore e innescare durissime polemiche in Vaticano. Libero è entrato in possesso di un documento ancora riservato, che sarà reso pubblico nei prossimi giorni dalla Santa Sede, riguardante l’ultima clamorosa decisione di Papa Francesco: stop agli alloggi a titolo gratuito per cardinali, capi dicastero, assessori e via via tutti coloro che, in ragione del proprio ufficio in curia, abitano in appartamenti di servizio di proprietà vaticana senza pagare un euro. Nel “Rescriptum ex audientia sanctissimi”, il documento ufficiale che è giunto nelle nostre mani, il Prefetto della Segreteria per l’Economia, Maximino Caballero Ledo, uno dei laici – lui è un economista– chiamati a dirigere dicasteri storicamente affidati a porporati, viene riportata la decisione che da qui a qualche giorno il Pontefice renderà pubblica e che già si preannuncia un vero e proprio terremoto.
«Nell’udienza concessa al sottoscritto (...) in data 13 febbraio 2023, il Santo Padre, per far fronte agli impegni crescenti che l’adempimento al servizio della Chiesa Universale e ai bisognosi richiede in un contesto economico quale quello attuale, di particolare gravità, mi ha manifestato la necessità che tutti facciano un sacrificio straordinario per destinare maggiori risorse alla missione della Santa Sede, anche incrementando i ricavi della gestione del patrimonio immobiliare».
PREAMBOLO
Inizia così il preambolo della lettera firmata di proprio pugno dal Prefetto spagnolo a cui Bergoglio ha affidato lo scorso novembre la delicatissima Segreteria per l’Economia e che giungerà nei prossimi giorni alla casella di posta di tutti coloro che fino ad oggi non hanno pagato la pigione pur vivendo in magnifiche dimore. Stiamo parlando di immobili, in particolare quelli riservati ai cardinali, che in molti casi hanno volumi superiori ai 400 metri quadrati e sono collocati in palazzi storici interni o limitrofi alle Sacre Mura, da far invidia ad un capo di Stato. Fino ad oggi è sempre stato così per secoli: cardinali, prelati e dignitari che ricoprono incarichi di governo, di amministrazione o giudiziari nella Santa Sede e sono per questo motivo residenti in Vaticano, hanno sempre avuto diritto all’alloggio. «Dopo essersi con me consultato sul miglior modo di procedere», prosegue Caballero Leto nel Rescriptum , «il Santo Padre ha disposto: l’abrogazione di tutte le disposizioni da chiunque (dai suoi predecessori! n.d.r.) ed in qualunque tempo emanate, che consentano o dispongano il godimento ai Cardinali, Capi Dicastero, Presidenti, Segretari, Sotto Segretari, Dirigenti ed equiparati, ivi inclusi gli Uditori del Tribunale della Rota Romana, degli immobili di proprietà delle Istituzioni curiali e degli Enti che fanno riferimento alla Santa Sede, comprese le Domus, gratuitamente o a condizioni di particolare favore».
Decisione fortissima, a cui il Pontefice aggiunge un ulteriore macigno: «È fatto altresì divieto assoluto per tutti gli Enti di erogare ai medesimi soggetti di cui al punto precedente o alle Domus, il c.d. “contributo alloggio”, ovvero contributi aventi la medesima finalità». Quindi, non solo tutti coloro che fino ad oggi hanno usufruito gratis di lussuosi appartamenti dovranno sganciare la pecunia come un normalissimo inquilino, ma anche gli Enti vaticani non potranno più elargire contributi ai loro dirigenti o dipendenti finalizzati al pagamento del pernotto a Roma.
HOTEL CINQUE STELLE
Singolare è la mannaia sulle Domus, in una delle quali, Santa Marta, risiede lo stesso Pontefice argentino. Esse sono dei veri e propri “alberghi” destinati all’accoglienza di prelati in visita a Roma ai quali, fino ad oggi, veniva fatta pagare una somma irrisoria per vitto e alloggio. Da oggi non sarà più così: chi vorrà avere il privilegio di dormire negli hotel più esclusivi del mondo, magari incontrando il Papa all’ora di colazione, dovrà aprire la bisaccia come fosse in uno dei tanti cinque stelle della capitale.
La voce già si sta spargendo in Vaticano, lasciando di stucco e anche decisamente allarmati coloro che hanno appreso la notizia che sarà ufficiale non appena pubblicata negli Acta Apostolicae Sedis e affissa nel Cortile di San Damaso. A tremare sono soprattutto i cardinali di curia che, se da un lato percepiscono il c.d. “piatto”, ovvero l’appannaggio che si aggira intorno ai 5000€ al mese, dall’altro stipendiano mediamente due o tre persone tra inservienti, cappellani, governanti e segretari. Ora che dovranno sobbarcarsi anche affitti altissimi saranno certamente posti di fronte ad una scelta, ridimensionare il personale o ridimensionarsi loro stessi, abitando in appartamenti normalissimi come il trilocale di Bergoglio a Santa Marta da 70mq.
In molti si chiedono perché un Papa che sforna cardinali a cadenza annuale abbia poi nei loro confronti così tanto astio. Già un paio d’anni fa, infatti, il “piatto” dei porporati di curia (e di quelli che avevano ivi ricoperto incarichi) aveva subito per mano papale un taglio di 500€. Ora che è arrivata la decisione che eliminerà definitivamente l’ultimo dei privilegi storicamente attribuiti ai Principi della Chiesa, sono in molti a pensare che a breve verranno avvistati per tutto il quartiere di Borgo decine di camion di traslocatori. A.A.A. porporato cerca immobile rifinito, non pretenzioso, max serietà, chiamare ore pasti.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.