CATEGORIE

Fisco, arriva la tassa sulle domande: ecco chi dovrà pagarla

di Ignazio Stagno lunedì 13 marzo 2023

3' di lettura

Il Fisco cambia volto. E punta a fare cassa. Nelle bozza della riforma che andrà a modificare il rapporto tra le Entrate e i contribuenti c’è una novità sostanziale: il deterrente per gli interpelli. Si tratta di una “tassa” da versare per tutti coloro che chiedono informazioni all’Agenzia su cartelle o contestazioni fiscali. Insomma, per evitare vagonate di ricorsi sui tributi da versare, il nuovo Fisco ha pensato di introdurre un contributo che dovrà essere pagato da chi ricorre e attende risposta dall’ente riscossore. La novità si trova all’articolo 4 della bozza sulla delega fiscale: «Subordinare l’ammissibilità degli interpelli al versamento di un contributo da graduare in base a vari fattori che vanno dalla tipologia di contribuente al valore del caso». In queste poche righe si nasconde dunque la “tassa sulle tasse” che il contribuente dovrà versare. E proprio sugli interpelli arriverà una stretta senza precedenti.


Milano, affittare casa e pagare le tasse è impossibile

La vicenda ridotta all’essenza è la seguente: ho un bilocale, lo voglio affittare, voglio pagare tutte le t...

 

RAZIONALIZZAZIONE
Nel testo delle nuove norme entra infatti una razionalizzazione delle disciplina sui ricorsi implementando «l’emanazione di provvedimenti interpretativi di carattere generale». E qui arriva anche un divieto, nemmeno tanto mascherato: quello di evitare la presentazione di interpelli che trovano risposte già nei documenti messi a disposizione dal Fisco. Soltanto i ricorsi che non trovano soluzioni tra le scartoffie fiscali possono accedere, col versamento di un contributo, al duello con le Entrate. Come ricorda Italia Oggi, solo nel 2022 sono stati rilasciati dall’Agenzia circa 17.000 documenti per rispondere alle istanze di interpello. Una cifra record che ammonta a 50 documenti al giorno e a 1.500 in media ogni trenta giorni, come ha sottolineato il direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. Il nuovo anno si è aperto con almeno 247 interpelli nello spazio di circa tre mesi. Ed è proprio su questo punto che il Fisco si concentrerà di più: una macchina più snella capace di prevenire le lungaggini delle contestazioni e dei ricorsi. E per bloccare al cancello d’entrata i ricorsi che i contribuenti italiani presentano, si farà ampio ricorso alle Faq, le risposte automatizzate per ogni singola criticità consultabili sui canali telematici del Fisco.


Fisco, rivoluzione-Irpef: il piano, come cambia la tua busta paga

Non ostacolare chi crea ricchezza e mettere fine al groviglio di agevolazioni e bonus che a conti fatti produce pi&ugrav...

 

RISPOSTA UFFICIALE
Le Faq, badate bene, non hanno certo valore giuridico, ma in questo nuovo corso del rapporto tra l'Agenzia e il contribuente avranno il valore di una risposta ufficiale dell'Ente. Ma se da un lato il nuovo Fisco mette la mano nel portafoglio di chi crede di aver subito un torto, dall’altro lato la toglie dalle tasche di chi cerca di chiudere rapidamente il contenzioso. Nella bozza della delega fiscale è infatti prevista una riduzione delle sanzioni tributarie per i rischi di natura fiscale comunicati preventivamente «fino alla possibilità di una loro integrale non applicazione» verso il contribuente che abbia tenuto comportamenti «trasparenti e collaborativi». Inoltre saranno alleggerite le sanzioni tributarie per tutti i contribuenti che abbiano avuto comportamenti senza dolo o che abbiano comunicato in modo tempestivo all’Agenzia delle Entrate i rischi legati ad alcune operazioni. Poi va ricordato anche il nuovo sistema di rateizzazioni. Le rate non dovranno mai superare il limite massimo di 120. Altro punto sul tavolo è la velocità di recupero delle imposte: sarà prevista anche l’eliminazione di ruolo e cartelle di pagamento con un incasso immediato. Infine occhio anche alle “interlocuzioni preventive”, con un colloquio con il contribuente per ascoltare le sue ragioni riguardo a una notifica. Insomma il nuovo Fisco è pronto. Ma fate attenzione alle amare sorprese che potrebbero rendere più onerosa la battaglia contro le Entrate.

Il tycoon Usa, Trump taglia le tasse e Moody's lo sgambetta

730 precompilato, Agenzia delle Entrate in tilt: cosa può succedere

Occhio ai conti Corretto l'errore sull'Irpef: cosa cambia subito in busta

tag

Ti potrebbero interessare

Usa, Trump taglia le tasse e Moody's lo sgambetta

Dario Mazzocchi

730 precompilato, Agenzia delle Entrate in tilt: cosa può succedere

Corretto l'errore sull'Irpef: cosa cambia subito in busta

Fisco, FdI zittisce la sinistra: "Abbiamo di nuovo ragione"

Marco Bassani: L'europeismo trasformato in un culto neo-marxista

Infuria la polemica su un documento che credo debba essere posto nella giusta luce. È vero che occorre contestual...
Marco Bassani

Patricelli: La verità nascosta dal Pci su chi uccise il Duce

Un cold case da ottanta anni nella ghiacciaia della storia, con un enigma avvolto da un mistero. In attesa che l’e...
Marco Patricelli

Calessi: Bertinotti e Fini, uniti dalla Lega ma separati sulla guerra

Il rosso e il nero a casa della Lega. Sono stati loro, Fausto Bertinotti e Gianfranco Fini, intervistati dal direttore d...
Elisa Calessi

De Leo, Salvini dopo la telefonata con Vance: "Frizioni? Siamo su scherzi a parte"

La telefonata con J. D. Vance e la contrarietà rispetto alle ipotesi di riarmo. Il vicepresidente del Consiglio M...
Pietro De Leo