E fu così che il Partito Democratico divenne ufficialmente una succursale dell’Internazionale Gretina. A mettere il timbro sulla metamorfosi, dal barbone di Marx alle treccine della Thunberg, dalla dittatura del proletariato (ormai involutosi in plebaglia, tant’è che vota compatto a destra) alla dittatura degli eco-figli di papà, è stata la neo-segreteria in persona. Elly Schlein ieri sera è stata infatti ospite di “Stasera c’è Cattelan su Rai2”, palcoscenico ideale per sviscerare l’agenda molto più radical che chic che è l’essenza del nuovo corso celebrato in questi giorni a testate unificate, peraltro anche contro gli amministratori più o meno riformisti, o banalmente in possesso di una qualche dose di lucidità, ancora convinti di stare in un partito di “centrosinistra”.
GLI SBANDATI
Di seguito, parole e musica di Elly, a proposito degli sbandati eufemisticamente coccolati come «attivisti» che a Firenze hanno imbrattato Palazzo Vecchio, per la modica cifra di 30mila euro di danni a un edificio diciamo non totalmente irrilevante per la storia, la cultura, l’arte italiane. «Penso che al di là del metodo scelto, che posso non condividere - posso attenzione, nessuna condanna, ndr- non dobbiamo fare l’errore di guardare troppo il dito e non la luna». Cioè non fossilizziamoci sul vandalismo al Palazzo trecentesco, e poi mediceo, e poi sede del Parlamento del Regno d’Italia, tutta roba per retrogradi passatisti, peraltro probabilmente sessualmente binari. Guardiamo alla sostanza: «Loro stanno solo chiedendo di ascoltare la scienza». Sommessamente, aggiungiamo, potevano sempre sventrare il Colosseo.
Sarebbe poi interessante chiedere a Elly e ai gentiluomini di Ultima Generazione (quest’associazione di svitati seriamente convinti di rappresentare l’ultimo giro di ruota dell’umanità sul pianeta) di quale “scienza” si parli. Non è necessario aver divorato l’epistemologia di Popper o Kuhn per sapere che non esiste “la” scienza (altrimenti sarebbe religione, o propaganda Pd), ma teorie scientifiche in concorrenza tra loro. Ad esempio, il professor Franco Prodi, fisico e libero docente specializzato in Meteorologia, pochi giorni fa ha dichiarato a Libero che «il cambiamento climatico è connaturato al pianeta, c’è sempre stato e ci sarà sempre», altro che Ultima Generazione. Ma questo a Elly poco interessa, lei vola più alto, per esempio fiuta l’opportunità di fare dell’ambiente una leva fiscale e burocratica per reiterare il vecchio vizio della Ditta, intrufolarsi nei portafogli di famiglie e imprese: «La conversione ecologica va accompagnata con risorse e competenze. Diventa una strada conveniente se c’è una politica che accompagna questa visione». Quando la politica scomoda il verbo «accompagnare», al contribuente corre un brivido lungo la schiena: non a caso il Pd schleiniano ha appena votato in Europa l’europatrimoniale green (appena) mascherata sugli immobili.
Certo, se il processo è ancora incompiuto, lamenta Elly, è «perché la politica ha ascoltato troppo a lungo la lobby delle fonti fossili», mentre attorno al gretinismo planetario è ampiamente noto che non si muove nessuna lobby, nessun interesse finanziario, nessun marketing comunicativo. Sia come sia, il vandalismo in nome del grado Celsius in più è cosa buona e progressista, il povero Nardella è sconfessato su tutta la linea, in un mondo dotato di un senso residuo dovrebbe restituire seduta stante la tessera. Ma palesemente non sussiste più alcun senso, quando la leader del secondo partito italiano ti sciorina aneddoti come i seguenti. «Ho tifato da piccola per il Milan, poi per la Juventus». Ma come si fa a cambiare, non riesce a non chiedere Cattelan. Lei: «Quando ho capito di chi era». Non sapeva che il Milan appartenesse al dannato capitalista Berlusconi, quando l’ha saputo è passata alla squadra del benedetto capitalista Agnelli, che almeno per fare affari aveva la creanza di usare soldi pubblici, mica suoi. Fatto sta che Elly si rivela assai fluida anche nel tifo, oggi ha cambiato ancora: «Ora simpatizzo per il Bologna», ché è più sicuro, è comfort zone della Ztl prodian-gauchista (Romano ovviamente, non quel negazionista di Franco).
Forse, il segreto delle uscite dadaiste della segretaria sta in un’altra dichiarazione, «sono favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere», ma non vogliamo entrare nel privato. Bastano e avanzano le esternazioni pubbliche, su cui in serata arriva la mazzata di Renzi: «Chi ha imbrattato Palazzo Vecchio non è un seguace della scienza: è un vandalo che fa del male alla cultura, alla bellezza, all’identità di un popolo». Concatenando una serie di ovvietà, l’ex rottamatore fa la figura dello statista. Ma Elly è già altrove, a suonare “Imagine” al pianoforte con Cattelan mentre sogna un mondo tutto assalti alla vernice e tasse. Aiuto.