Noi italiani abbiamo una specialità in cui siamo inarrivabili: l’autodenigrazione. Ci sentiamo inferiori a quasi tutti gli altri popoli, tanto è vero che abbiamo inventato una frase talmente idiota della quale dovremmo vergognarci e invece ne andiamo fieri. Questa: piove, governo ladro. La verità è un’altra. La nostra gente nei secoli dei secoli è stata protagonista della evoluzione mondiale. Le più sconvolgenti invenzioni compiute vedono protagonisti nostri compatrioti. Ne cito solo alcune soltanto per non annoiarvi. Il computer è nato a Ivrea, vecchia Olivetti. E non ditemi che non abbia cambiato la nostra civiltà. Guglielmo Marconi, un formidabile autodidatta, è il padre della radio e della televisione, la bomba atomica è nata da una idea di Enrico Fermi.
Non voglio tenerla lunga. Solo un paio di altri esempi che fanno venire i brividi. L’aviazione è figlia nostra. L’elicottero è stato ideato da un giovane abruzzese di cui non faccio il nome perché è sconosciuto alle masse. Le note musicali che hanno cambiato i metodi delle composizioni se le è sognate di notte un connazionale dal talento straordinario. Lascio perdere la corrente elettrica e la telefonia per non annoiarvi. Forse quello che ho scritto può bastare a rivalutare le qualità intellettuali degli avi. Qualcuno dirà che con il passare del tempo siamo diventati imbecilli e non combiniamo più niente di prodigioso.
Falso. Ancora oggi svettiamo per abilità e intraprendenza. Proprio in questi giorni abbiamo appreso che l’Università Bocconi e il Politecnico, entrambi atenei di Milano, sono in vetta nel ramo istruzione mondiale. Tralascio di citare la Normale di Pisa e La Sapienza di Roma per non esagerare con le lodi. Ma rendiamoci conto che non solo non abbiamo nulla da invidiare ad alcuno, semmai abbiamo molto da insegnare a chi ci sputtana e anche a noi stessi che sputiamo nel piatto della pizza. Non voglio insistere a lungo con questo pistolotto, spero solo di aver corroborato la vostra autostima. L’Italia è un grande Paese pieno di geni ignorati per trascuratezza culturale nostra. Smettiamola di piangerci addosso, cominciamo a celebrarci e saremo più rispettati in Europa e dintorni. Senza dimenticare che l’America non l’ha scoperta Biden e neppure Trump ma un certo Cristoforo Colombo.