Beppe Grillo, comico fenomenale che si improvvisò leader di partito, fondando il Movimento 5 stelle e dominando alle elezioni di 5 anni orsono, è prematuramente scomparso. Intendiamoci, non è morto né si preannuncia una sua dipartita da questo scottante pianeta dove fino a una settimana fa faceva un freddo cane. Semplicemente il guru genovese è uscito di scena non solo dalla vita pubblica, ma anche dal teatro dove non riscuote più il successo di un tempo. Fino a un paio di anni fa circa quando parlava lui tutti i grillini si mettevano sugli attenti, non solo lo ascoltavano, ubbidivano ai suoi ordini perentori. Adesso anche se gli viene in mente di dire qualcosa nessuno se lo fila, come se blaterasse Pinco Pallino. La sua caduta nell’oblio fa impressione, sorprende che abbia fatto la stessa fine di Achille Occhetto, il quale dopo aver ucciso sulla carta il PCI ha fatto perdere le sue tracce, praticamente è un fantasma.
Prima Beppe dava ordini che venivano eseguiti alla lettera, adesso non dà più segni di esistere. Il suo ex esercito di esaltati lo ignora, e i giornali nonché la tv fanno lo stesso. Non che la sua dissoluzione mi addolori, però mi sorprende e me la spiego solo a metà. Va bene che Giuseppe Conte una volta uscito da Palazzo Chigi non si è perso d’animo e ha cominciato a menar il can per l’aia pentastellata, diventando protagonista di iniziative sia pure sbagliate, va altresì bene che perfino Luigi di Maio invece di andare a lavorare si è accasciato su una comoda poltrona europea, ma come mai solo Grillo è rimasto inaspettatamente con le chiappe per terra? Un mistero che si può spiegare soltanto in un modo. Il suo è stato un fuoco di paglia o, più propriamente un bluff.
La sua stella è precipitata come quelle che sferzano il cielo la notte di San Lorenzo e una volta cadute non si rialzano più. D’altronde la linea politica inventata da lui era simile a una barzelletta, faceva ridere e quindi nessuno poteva a lungo prenderla sul serio. Oggi Beppe, bisogna riconoscerlo, ha altre grane di cui occuparsi. Per esempio quella del figlio accusato a spanne di aver violentato una fanciulla. Mi rendo conto che un figlio stia più a cuore di un Movimento politico abbastanza sgangherato. Però confesso che preferivo un Grillo parlante a un Grillo che ha abbandonato la pugna lasciando le armi nelle mani di dilettanti allo sbaraglio. Vedremo cosa succederà, sicuramente il peggio.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.