Alla fine la sinistra non ce l'ha fatta. Ci si aspettava cavalleria, senso del dovere e rispetto in un momento di dolore come questo per il Paese con la morte di Silvio Berlusconi. E invece, anche questa volta tutto è stato affogato in una pozzanghera di fango, lo stesso che usano i progressisti per attaccare il Cavaliere. Morto. Non sono nemmeno passate nemmeno 48 ore dalla morte dell'ex premier che già bisogna fare i conti con l'odio politico. A cadavere caldo arriva il fango rosa, ovvero Berlusconi viene attaccato per il suo rapporto con le donne. Il Cavaliere è stato un leader che ha portato alla presidenza della Camera Irene Pivetti scegliendo per lei lo scranno più alto di Montecitorio. Ma ha anche lanciato in politica, in posti di potere, diverse ministre e ricordiamolo, Giorgia Meloni è stata ministro nel governo Berlusconi in cui ha iniziato il suo viaggio nella popolarità che le ha permesso in parte di scalare palazzo Chigi. Ma tutto ciò non basta per zittire l'odio rosa.
Ad aprire il fuoco per prima è stata Tonia Mastrobuoni di Repubblica che a Linea Notte ha di fatto lanciato un attacco senza predenti contro Berlusconi morto, ricordiamolo, morto, affermando che il Cavaliere "ha umiliato tutte le donne e che il suo pensiero retrogrado sul mondo femminile deve appartenere al passato". Non certo le parole che si userebbero per ricordare una persona deceduta da poche ore. Pensavamo fosse una scheggia impazzita della sinistra con la penna in mano. E invece basta sfogliare Repubblica di questa mattina per capire che non siamo davanti a una coincidenza. Dalle parti di Repubblica si sono messi in moto per infangare la memoria di Berlusconi. Concita De Gregorio nella sua consueta rubrica non fa mail nome dell'ex presidente del Consiglio scrive: "Di tutto quello che si può dire, che si potrebbe dire e che si è detto, sopra ogni cosa c’è il tema delle donne. Che lo hanno detenuto dall’inizio alla fine, che sono state il suo vanto e il suo tallone d’Achille, donne che ha contribuito grandissimamente, definitivamente a trasformare in poster, in figurine intercambiabili, in “gradevoli presenze”, in premi produzione e doni da dare in dote ai vincenti, merce che facilita gli affari, gratifica gli eroi, come corpi. Un ristoro, un benefit". Parole pesantissime. Che nn meritano commenti.
La De Gregorio parla anche di "donne da poster di camionisti" ama nache di cultura retrograda. E la chiusa del suo pezzo è forse lo schiaffo più duro a un uomo, il Cav, che ha sempre onorato le donne, inutile ricordare qui come ha conosciuto Veronica Lario o le parole dolcissime per parlare di Marta Fascina al suo fianco fino all'ultimo istante. A chiudere il giro degli insulti c'è il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari che intervenendo su La7 ha detto queste testuali parole: "Berlusconi ha usato volgarità e offese sulle donne. Il tutto per intercettare la base popolare". Traduzione: Berlusconi avrebbe insultato le donne per ottenere voti dalla pancia maschia del Paese. A questo è arrivata la sinistra, l'ultimo colpo basso di chi non sa perdere. Nemmeno con la morte. Infine inevitabile citare le parole di Rosi Bindi a Tagadà: "Berlusconi ha avuto un rapporto padronale con le donne". Nulla da aggiungere.
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.