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Carlo Giovanardi: così le riforme del centrodestra hanno cambiato il Paese

di Carlo Giovanardi martedì 20 giugno 2023

3' di lettura

Mi è piaciuta moltissimo la grande omelia dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini e la sua conclusione, quando ha detto «Silvio Berlusconi è un uomo ed ora incontra Dio»; non mi è affatto piaciuto che quasi tutti i commentatori, pur lodando il Berlusconi imprenditore, politico, innovatore televisivo, mecenate sportivo, abbiano nel contempo sminuito sino all’irrilevanza la sua capacità operativa come presidente del Consiglio. Avendo svolto in 3 dei suoi 4 governi il ruolo di ministro per i Rapporti con il Parlamento e di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, voglio ricordare allora quelle riforme e quei provvedimenti talmente incisivi dall’aver cambiato (in meglio) la vita di tutti gli italiani.

Sembra davvero incredibile ma nel 2001, quando entrò in carica il secondo governo Berlusconi, c’era ancora il servizio militare obbligatorio per i maschi, evitabile soltanto prestando un anno di servizio civile, i cittadini erano costretti a vivere e ad ammalarsi in nuvole di fumo di tabacco in tutti luoghi pubblici, cinema, ristoranti, mezzi di trasporto; per viaggiare in treno da Milano a Roma c’era solo il vecchio tracciato della ferrovia e per attraversare l’Appennino la vecchia Autostrada del Sole, 6.410 erano stati i morti a causa di incidenti stradali nel 2010.

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Mentre scrivo non posso non ricordare che nel secondo governo Berlusconi, grazie al ministro della Difesa Antonio Martino, è stata sospesa la leva obbligatoria, il divieto di fumo nei locali pubblici voluto da me e dal ministro Girolamo Sirchia ha fatto respirare a tutti aria pulita, l’Alta Velocità ferroviaria e la Variante di Valico sulla A1 hanno rivoluzionato il sistema dei trasporti, i morti per incidenti stradali si sono ridotti nel 2022 a 1.489 (purtroppo ancora troppi) anche grazie all’introduzione della patente a punti voluta dall’allora ministro Pietro Lunardi.

Tutto qui? Sinora ho parlato di cose visibili ma voglio ancora ricordare che si deve al governo Berlusconi la riforma organica della Scuola e dell’Università firmata da Letizia Moratti, che anche recentemente giustamente se ne vantava, un intervento strutturale del calibro della riforma Gentile e di quelli varati da Franco Frattini e Renato Brunetta sulla pubblica amministrazione. Purtroppo la modifica della Costituzione, riguardante la correzione dei pasticciati rapporti tra Stato e Regioni, venne bocciata dal referendum.

Emergenze, come quella degli immigrati clandestini, che nel 2002 affrontammo assieme a Roberto Maroni, regolarizzando e stabilizzando per legge, facendoli emergere dal nero, 350mila colf e badanti e 350mila lavoratori dipendenti, con grande beneficio per le casse dello Stato e i bisogni delle famiglie italiane.

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EFFICIENZA - Per quanto riguarda ancora le famiglie, ricordo anche la straordinaria efficienza che aveva raggiunto la Protezione Civile con Guido Bertolaso in caso di emergenze e nella quotidianità i bonus bebè, i prestiti nuovi nati, i mutui prima casa, la soppressione della imposta di successione e dell’Ici. Era stata anche approvata la legge che allineava l’Italia a tutti i Paesi civili dell’Occidente dove un imputato assolto in primo grado non può essere condannato per lo stesso fatto in appello, cassata dalla Corte Costituzionale ma ripresa dall’attuale governo.

Mi piace anche ricordare due ambiti che erano di mia diretta competenza: adozioni internazionali e lotta alle tossicodipendenze. Quando cadde il governo Berlusconi nel 2011 eravamo arrivati a più di 4mila bambini adottati all’estero in quell’anno mentre progressivamente ci siamo ridotti l’anno scorso a circa 500; per quanto riguarda le tossicodipendenze il Dipartimento antidroga è stato trascurato e ci troviamo di fronte ad un vertiginoso aumento dell’uso delle sostanze, cannabis in testa, che tocca la vita di tutti, come testimoniato a dalla morte del piccolo Samuel. Nella speranza che la delega in questa materia, affidata alla grande esperienza del Sottosegretario Alfredo Mantovano faccia invertire la rotta, mi rimane da fare un’unica osservazione. Non mi sognerei mai di dire che tutti quelli che hanno governato negli ultimi 22 anni non hanno fatto nulla di buono, cosa che invece da sinistra viene addebitata a Berlusconi. Basterebbe solo la sua straordinaria visione profetica in politica estera per promuovere a pieni voti i suoi governi. Ma ho voluto sottolineare anche la sua grandezza di premier nel valorizzare l’apporto dei singoli ministri, suggerendo, condividendo, incoraggiando e apprezzando le loro iniziative, con un tratto di cordialità e un sincero desiderio di migliorare la vita dei cittadini, che dovrebbe avere il riconoscimento di tutti gli italiani. *Popolo e Libertà 

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