Giorgia Meloni salda l’asse con gli Stati Uniti. La visita del premier a Washington per incontrare Joe Biden è la saldatura definitiva tra la Casa Bianca e palazzo Chigi. In questi mesi di esperienza di governo, il premier ha sempre ribadito l’ancoraggio del nostro Paese al Patto atlantico con un pieno sostegno, senza se e senza ma, all’Ucraina. A sinistra speravano in qualche passo falso sulla scena internazionale, invece Giorgia Meloni, dal G7 alla missione in Tunisia sul fronte (caldo) dell’immigrazione, ha raccolto tanti successi. E a sottolinearlo, proprio in queste ore in cui il presidente del Consiglio incontra il presidente Usa, è anche un importante think tank a stelle e strisce, l’Atlantic Council. Una delle voci più autorevoli negli Stati Uniti.
L’Atlantic Council infatti invita proprio Biden ad abbracciare la leadership della Meloni riconoscendole i risultati ottenuti in questi primi 10 mesi di governo: «Se la politica del suo partito ha inizialmente causato molta incertezza e persino qualche preoccupazione su come il governo avrebbe affrontato la cooperazione transatlantica», per il think tank statunitense «quando si tratta di valutare la Meloni, la comunità transatlantica farebbe bene a fare i compiti a casa e ad abbracciare la sua leadership. Le sue azioni hanno chiaramente dimostrato un impegno pragmatico e inequivocabile basato sui valori per le relazioni transatlantiche. È quello che fa che conta, non quello che gli altri dicono di lei».
PATTO SOLIDO
Parole molto chiare che sottolineano l’operato del premier sul palcoscenico mondiale. E a rimarcare l’esigenza di un patto solido tra l’amministrazione Biden e il governo di centrodestra è anche Valbona Zeneli, analista dell’Atlantic Council: «Meloni è stata inequivocabile nella sua posizione contro le autocrazie e ha sostenuto a gran voce l’Ucraina, con la chiarezza della sua posizione che contrasta con le posizioni talvolta più ambigue di altri partiti della coalizione», spiega l’esperta.
ALLARGARE LA COLLABORAZIONE
Poi c’è il nodo da sciogliere sulla Via della Seta, voluta dal governo Conte: «Con il 51 per cento degli italiani che nutre un sentimento negativo nei confronti della Cina, potrebbe essere più facile per la Meloni aderire a una decisione transatlantica coordinata sulla Bri», spiega Zeneli. Poi l’appello diretto al presidente Biden che, secondo l’Atlantic Council, dovrebbe «cogliere la chance di sostenere l’avvio promettente del premier italiano». Infine si guarda con fiducia al futuro e Zeneli auspica una maggiore collaborazione tra Usa e Italia in diversi settori strategici: «Anche il rafforzamento della cooperazione dovrebbe essere una priorità, andando oltre i settori tradizionali in cui si concentrano maggiormente gli investimenti statunitensi, come l’industria manifatturiera, l’elettronica, le telecomunicazioni e i servizi. Italia e Stati Uniti dovrebbero, ad esempio, contribuire a facilitare nuove collaborazioni nei settori dell’intelligenza artificiale, della transizione energetica e della difesa», conclude l’analista dell’Atlantic Council. Insomma, una nuova pagina nelle relazioni tra Washington e Roma è tutta da scrivere. Con buona pace del “rosicamento” che è già partito a sinistra. E non solo...
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.