Reddito di cittadinanza, cosa cambia per gli "orfani" grillini: ecco come trovare lavoro

È pronta a partire la piattaforma per l’impiego che manderà in pensione l’Assegno di cittadinanza per tutti quelli trai i 18 e i 59 anni che secondo l’Inps sono “occupabili” ma che non sono mai stati intercettati dai Centri per l’impiego o dalle agenzie per il lavoro. Ieri la titolare del dicastero per il Lavoro, Marina Calderone, ha spiegato come funzionerà il meccanismo per condurre alla formazione (e quindi si spera ad un lavoro), centinaia di migliaia di persone che per anni hanno atteso la chiamata dei famosi navigator ma sono rimasti a casa senza neppure poter rifiutare una proposta di lavoro.

FORMAZIONE
Il cuore del meccanismo messo in piedi in questi mesi si basa sull’avvio da domani, 1 settembre, del nuovo “Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl)”. In sostanza si tratta di una piattaforma per l’incrocio tra domanda e offerta di formazione e lavoro. L’intelligenza artificiale applicata alla legge della domanda e dell’offerta ha la capacità di elaborare le richieste delle imprese e le disponibilità dei lavoratori miscelando il tutto con le competenze già maturate e con quelle da potenziare. Quanto ai ventilati “allarmi sociali” per la progressione sospensione dell’assegno Rdc il ministro del Lavoro non ha dubbi: «Non siamo alla vigilia dell’innesco di una bomba sociale, assolutamente no», assicura Calderone. «I numeri ci dicono che la situazione è assolutamente gestibile e che con la suddivisione delle platee abbiamo messo in evidenza un fatto importante: chi si attiva troverà accoglienza e accompagnamento, perché ci deve essere il nostro impegno ma anche quello del soggetto interessato, con una manifestazione reale di interesse nell’essere accompagnato in un percorso di formazione e riqualificazione ma anche di lavoro».

Non ci sarà, assicura, un “lavoro di Stato”, non saranno “inventati posti che non ci sono” ma chi presenterà la domanda verrà chiamato e sarà questa la vera discontinuità rispetto al passato». Il problema, semmai è che «dalla legge Biagi a oggi le politiche attive non hanno mai dato risposte strutturali all’incrocio tra offerta e domanda di lavoro». Ora il governo Meloni è deciso ad intraprendere «questo percorso». E infatti «questa piattaforma informatica è un omaggio alla memoria di Marco Biagi, alla memoria di quello che io considero il più importante visionario e riformista del mercato del lavoro. La piattaforma non è intitolata al professor Biagi, lo sarà forse in futuro, perché quello che presentiamo è una prima pietra di un progetto». Comunque non ci sarà bisogno di precipitarsi nei Centri di assistenza fiscale, agli uffici dell’Inps o agli uffici di collocamento: la data del primo settembre «non sarà un click day» assicurano dall’Inps, tanto più che non c’è un problema di esaurimento delle risorse. Tutti gli aventi diritto che si diranno disponibili alla formazione avranno diritto a percepire i 350 euro al mese che sarà accreditato per dodici mesi dall’Istituto di previdenza con un bonifico.

COME FARE RICHIESTA
Ciascun componente ritenuto “occupabile” (secondo i parametri rientrano tutti colo tra i 18 e i 59 anni, per quei nuclei familiari che abbiano un Isee familiare non superiore a 6mila euro annui, al cui interno non siano presenti minori, ultrasessantenni, persone con disabilità oppure in condizioni di svantaggio), potrà contare sull’assegno da 350 euro per 12 mesi. Per ottenere l’assegno bisognerà anche registrarsi alla piattaforma Siisl, tramite Spid o Cie e compilare il proprio Cv costruendo il proprio profilo tramite una griglia. Però il primo passo è sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad), che contiene la dichiarazione di disponibilità, la scelta del centro per l’impiego e la possibilità di selezionare almeno 3 agenzie del lavoro. In un secondo momento si verrà contattati dal Centro per l’impiego per firmare il Patto di servizio personalizzato e accedere a servizi di orientamento, formazione e alla banca dati delle offerte di lavoro. Però in caso di rifiuto del posto di lavoro o anche se si smette di frequentare il percorso di formazione), l’interruzione verrà comunicata alla piattaforma Siisl e e l’Inps sospenderà a stretto giro l’assegno mensile.