«Quelle sul lavoro sono notizie che ci spronano a far sempre meglio, per un’Italia che torna a crescere, a lavorare, a creare ricchezza e a puntare in alto. I dati Istat continuano a certificare che c’è una crescita costante dell’occupazione con il tasso di disccupazione ai minimi del 2009». Queste le parole con cui ieri pomeriggio il premier, Giorgia Meloni, ha commentato, sui social, gli ultimi dati Istat sull’occupazione.
I numeri riguardano il mese di agosto in cui i posti di lavoro sono cresciuti lungo lo Stivale dello 0,3% (+59mila unità)- soprattutto tra i dipendenti a termine - rispetto al mese precedente in cui invece si era registrato un calo. Un segnale che indica che il lavoro portato avanti negli ultimi dodici mesi dall’esecutivo procede sulla giusta strada. Stando ai dati pubblicati ieri dall’Istat, grazie all’incremento del mese di agosto, ora il tasso d’occupazione del Paese è salito al 61,5%, quello di disoccupazione è calato al 7,3% mentre il tasso di inattività è rimasto stabile al 33,5 per cento. Ad oggi, insomma, il numero totale degli occupati si attesta a 23,5 milioni di persone. E rispetto all’agosto 2022 è aumentato di 550 mila dipendenti permanenti e di 48mila autonomi, mentre il numero dei dipendenti a termine risulta inferiore di 74mila .
SALDO POSITIVO
L’incremento dell’occupazione ha spiegato l’Istat, riguarda uomini e donne, dipendenti ed autonomi, e coinvolge i 25-34enni e i maggiori di 50 anni di età. Anche la diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -62mila unità) coinvolge uomini e donne e tutte le classi d’età. A fronte di un tasso di disoccupazione totale che scende al 7,3% (-0,2 punti), quello giovanile si attesta al 22% (-0,1 punti). Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è stabile ed è sintesi dell’aumento tra gli uomini e tra chi ha meno di 50 anni d’età e della diminuzione tra donne e ultracinquantenni. Il tasso d’inattività è stabile al 33,5%. Confrontando il trimestre giugno-agosto 2023 con quello precedente (marzo-maggio), si nota un aumento del livello d’occupazione dello 0,5%, per un totale di 129mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-4,2%, pari a -81mila unità) e degli inattivi (-0,5%, pari a -58mila unità).
L’ECONOMIA RESTA VIVA
Il numero di occupati, ad agosto 2023, ha superato quello dell’agosto 2022 del 2,3% (+523mila unità). L’aumento coinvolge sia uomini che donne di tutte le classi di età, ad eccezione della fascia compresa tra i 35 e i 49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è aumentato di 1,4 punti percentuali, è salito anche in questa classe d’età (+1,0 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto all’agosto 2022, è calato sia il numero di persone in cerca di lavoro, sia il numero di inattivi trai 15 e i 64 anni (-3,1%,).
«I risultati positivi registrati ad agosto attenuano le preoccupazioni sulla possibilità che la nostra economia stia entrando in una fase di, sia pur moderata, recessione». Così l’Ufficio Studi di Confcommercio sui dati diffusi dall’Istat aggiungendo che «nonostante i miglioramenti rilevati negli ultimi anni, non vanno trascurati gli elementi di criticità che continuano ad essere rappresentati dalla partecipazione femminile al mondo del lavoro, quasi il 43% delle donne è inattivo, e dalle difficoltà della componente più giovane della popolazione». Infine per l’Associazione del commercio ci sono timidi segnali di recupero sul versante dell’occupazione autonoma che «hanno attenuato soltanto in parte le perdite degli anni passati».