"Unire giustizia sociale e giustizia climatica è ciò di cui abbiamo bisogno" perché "il cambiamento climatico sta colpendo più duramente le persone più povere del Paese e le persone più povere del mondo. Quindi non si possono separare queste due questioni": la segretaria del Pd Elly Schlein lo ha detto nel suo intervento al Congresso del GroenLinks (Sinistra Verde) e del PvdA (Partito del Lavoro) a Nieuwegein, in Olanda. Poi ha aggiunto: "Dobbiamo lottare insieme e unire le nostre lotte oltre ogni confine. Non dobbiamo lasciare l'internazionalismo ai nazionalisti di estrema destra".
La leader dem, insomma, si batte per l'ambiente in un momento critico per il mondo sotto mille altri punti di vista. Per di più, mentre lei è a Nieuwegein a parlare di clima, una parte del suo partito manifesta in piazza a Roma contro il riarmo. I dem, dunque, appaiono divisi ancora una volta. Nel mirino della segretaria del Pd, poi, ci è immancabilmente finita la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"Spesso ci sono donne che arrivano a posizioni di potere, ma voglio dire una cosa: non dobbiamo comportarci come gli uomini - ha detto la dem -. Quante volte quando scegliamo di comportarci con gentilezza alcuni componenti dei nostri stessi partiti vengono e dicono guarda dovresti essere più aggressivo. Ma io rispondo 'no', perché penso che in un Paese in cui il 50% degli elettori ha smesso di andare a votare, penso che quando spengono la televisione e sentono le persone discutere e urlarsi a vicenda, nessuno vince. Penso che la gentilezza non sia solo un altro modo per costruire una leadership inclusiva e importante per le forze democratiche e progressiste. Oggi le persone ci chiedono di essere gentili e anche di essere alternativi alla destra".
E ancora giù contro Meloni: "C'è una grande differenza tra una leader donna e una leader femminista, perché è inutile avere una premier donna che non si batte per migliorare la vita di tutte le altre donne del Paese. E possiamo vedere questa differenza in ciò che il governo ha fatto in questi due anni e mezzo". E ancora: "È inutile avere una donna primo ministro se non lotta per il loro diritto di scegliere sul proprio corpo, perché stanno permettendo agli antiabortisti di entrare nelle cliniche e negli ospedali per impedire alle donne di abortire secondo la legge".
Continuando ad attaccare il governo, quindi, Schlein ha proseguito: "Dopo la sconfitta nel 2022 stiamo ricostruendo l'identità del partito ripartendo dalle basi della Costituzione: il diritto all'accesso all'educazione e al servizio sanitario nazionale, il diritto a un lavoro degno con un salario che non condanni alla povertà. E stiamo vedendo che il governo di estrema destra sta bloccando la nostra proposta con le altre opposizioni per un salario minimo, in una nazione in cui 4,5 milioni di persone che sono povere anche se hanno un lavoro". Sempre di Meloni anche la colpa per il caro energia, secondo le teorie della dem: "Nel nostro Paese, Giorgia Meloni e il suo governo non stanno facendo nulla rispetto al fatto che le bollette dell’energia sono le più alte in Europa. E sapete perché non sta facendo nulla? Perché non è abbastanza coraggiosa da mettere fine ai grandi profitti che un paio di società energetiche stanno facendo nel nostro Paese e questo sta mettendo in pericolo tutte le altre imprese, industrie e famiglie”.