Elly Schlein, confermando lo spirito giovanilista e collettivista che la caratterizza, ci ha spiegato che sulla sua candidatura alle Europee non decide lei, «ma il partito». La palla passi all’assemblea. Al collettivo e all’aula magna. Sulle basi di questa premessa, un poco tendenziosa per quel che concerne l’aula magna (ma non così lontana dal reale) stupisce quanto emerge da un sondaggio Quorum Youtrend: fra gli elettori tra i 18 e i 30 anni Pd insegue M5s, 16,2% contro i 17,1 %.
Queste cifre nonostante le sneakers bianche e il trench-tendenza-eskimo di Elly; nonostante gli esordi con #OccupyPd al fianco del sempre-giovane Pippo Civati. E soprattutto nonostante la pochette – così retrò! - e i completi azzimati del finto-giovane Giuseppe Conte. Un dato che sorprende anche perché Elena Ethel detta Elly (giusto per ricordarci che lei è molto giovane) da tempo insegue l’avvocato del popolo: il salario minimo (il Pd oggi lo sventola come suo vessillo, ma la battaglia nacque grillina), le barricate per il reddito, i tentennamenti molto “giovani” sulle armi a Kiev. Niente da fare, l’inseguimento è fallito. Per completezza, registriamo che FdI nel medesimo sondaggio domina: tra i 18 e i 30 anni pesca il 29,2%. C’è da riflettere, al Nazareno.
E le riflessioni diventano tormenti quando nelle sacre stanze dem, ieri, hanno sfogliato Repubblica, sulle cui pagine campeggiava un secondo sondaggio, azzimato come i completi di Conte. Già, perché Rep lo ha impomatato così bene da farlo sembrare una buona notizia (per Elly). Titolo: «Il Pd più vicino a FdI. Ora Schlein sorride. Perde i moderati ma cresce a sinistra». Il sorriso viene iconicamente confermato da una foto della segretaria con espressione gioviale. Ma questa, del sorriso, è l’unica conferma. Il Pd «più vicino» a FdI, nel sondaggio Winpoll, si traduce in un 27,3% a 20,8%. Distanze siderali. Mettiamoci anche che rispetto alla prima rilevazione dello stesso istituto dopo le primarie di febbraio in cui Elly s’impose, il Pd perde mezzo punto (era giugno: Pd al 21,3%, FdI al 28,7%). Vero è che le distanze un poco si accorciano, ma i dem calano. C’è poco da sorridere.
E il “teorema della letizia” infiocchettato da Repubblica crolla definitivamente quando scopriamo che da che è segretaria Elly ha perso il 4,8% tra gli elettori moderati, guadagnando il 6,6% nell'area rossoverde (sinistra-sinistra e grillini ordotossi). «Un amuleto, per Schlein - scrive Rep -: Winpoll è l'unico istituto che ha azzeccato l'esito delle primarie, ribaltando i pronostici che davano in testa Bonaccini. Dunque la segretaria è convinta che i numeri siano buoni».
Convinta lei, convinta (forse) Repubblica e convinto nessun altro. Già, perché al netto delle considerazioni sul raggiungimento del plateau di consensi (da marzo non ci si schioda da quel 20% di fatto), sommessamente notiamo come la sinistra senza i voti dei “moderati” non abbia mai vinto. Le eccezioni sono Renzi (eccezione teorica, ché a livello nazionale non si è mai imposto) e Prodi (che ai moderati, nella doppia accozzaglia parlamentare che ci propose, aggiunse i rifondaroli e i Turigliatto. Come è andata a finire ce lo ricordiamo tutti).
Conclusioni: i “giovani” le preferiscono Giuseppi. Perde i voti dei moderati ma guadagna (pochi) consensi nel sottobosco radicale. Venti per cento era e 20% resta. Sicuri che Elly sorrida?
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.