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Fisco, la rivoluzione tributaria: addio vessazioni, ecco cosa cambia

di Michele Zaccardi martedì 24 ottobre 2023

4' di lettura

Obbligo di motivare le cartelle. Modalità più semplici per la dichiarazione dei redditi. Cambiamenti al calendario fiscale. Stop all’invio delle cartelle ad agosto e a dicembre. Il governo «procede spedito» nell’attuazione della delega fiscale. Dopo i decreti approvati la settimana scorsa, relativi alla riforma dell’Irpef e alla tassazione internazionale, il Consiglio dei ministri ha varato ieri altri due provvedimenti «che vanno nella direzione di rivoluzionare il rapporto fra fisco e contribuente e semplificare il calendario delle scadenze», come spiega una nota di Palazzo Chigi. La riforma fiscale inizia dunque a prendere sostanza.

La logica degli interventi l’ha spiegata al termine del cdm il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo: «Semplificazione, certezza e razionalità». «Sono due provvedimenti importanti perché nel primo facciamo chiarimenti su quello che è lo Statuto del contribuente, una normativa entrata in vigore 23 anni fa» ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia, «nel secondo abbiamo semplificato gli adempimenti del contribuente, le dichiarazioni, quindi la loro presentazione e i termini dei versamenti».

LO STATUTO
Con la riforma dello Statuto dei diritti del contribuente, fa sapere una nota di Palazzo Chigi, «il governo consegue un obiettivo su cui il centrodestra è impegnato da anni». Grazie alle nuove norme, cambia il rapporto con il fisco attraverso misure che modificano il principio del contraddittorio e semplificano la disciplina delle istanze (interpelli) rivolte dai cittadini all’amministrazione. Nello specifico, si stabilisce che tutti i provvedimenti che incidono «sfavorevolmente nella sfera del destinatario» devono esser preceduti, a pena di annullabilità, da un contraddittorio informato ed effettivo. Inoltre, l’Agenzia delle Entrate dovrà motivare gli atti che invia ai cittadini. Si definiscono poi meglio i contorni dell’autotutela. In caso di errore evidente dell’amministrazione, quest’ultima, di propria iniziativa o su istanza del contribuente, può ritirare l’atto illegittimo più velocemente rispetto a prima. L’obiettivo delle misure è quello di garantire che i principi di certezza del diritto e del legittimo affidamento del contribuente siano effettivamente applicati, dando finalmente attuazione ai contenuti dello Statuto.

LE SANZIONI
Nella bozza del decreto attuativo relativo alla riforma dello Statuto del contribuente c’è anche un capitolo dedicato alle sanzioni. In particolare, «alle misure di contrasto dell’elusione e dell’evasione fiscale e alle sanzioni tributarie» si applicherà il principio di proporzionalità. Il principio prevede che «l’azione amministrativa deve essere necessaria per l’attuazione del tributo, non eccedente rispetto ai fini perseguiti e non limitare i diritti dei contribuenti oltre quanto strettamente necessario al raggiungimento del proprio obiettivo». Sul tema è intervenuto ieri anche Maurizio Leo. «Interverremo sulle sanzioni e sull’accertamento, sul concordato, tutto in tempi molto rapidi» ha assicurato il viceministro.

LE DATE
Il secondo decreto delegato interviene invece sugli adempimenti tributari e punta a semplificare il calendario delle scadenze. In particolare, viene anticipato dal 30 novembre al 30 settembre il termine per la presentazione delle dichiarazioni relative alle imposte sui redditi e all’Irap. Una modifica che consente di controllare prima le dichiarazioni e, di conseguenza, di erogare in tempi più veloci eventuali rimborsi. Dal 2025 le dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap potranno essere presentate a partire dal 1° aprile. Analoga disposizione è prevista per il modello 770, che potrà essere presentato a partire dal 1° aprile fino al 31 ottobre di ciascun anno.

STOP ALLE NOTIFICHE
Stop alle cartelle d’estate e a Natale. Saranno infatti sospesi, dal 1° al 31 agosto e dal 1° al 31 dicembre, comunicazioni e inviti dell’Agenzia delle Entrate. Viene anche facilitato l’accesso da parte dei contribuenti alle proprie informazioni fiscali tramite procedure digitali ( più veloci), prevedendo che agli adempimenti si possa ottemperare anche per via telematica.

DICHIARAZIONI
Arriva poi una semplificazione della “precompilata” per i lavoratori dipendenti e per i pensionati. L’Agenzia delle Entrate, si legge nel testo, «rende disponibili al contribuente, in modo analitico, le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate direttamente dai contribuenti in un’apposita area riservata del sito internet della predetta Agenzia, mediante un percorso semplificato e guidato. I dati confermati o modificati vengono riportati in via automatica nella dichiarazione dei redditi, che il contribuente può presentare direttamente in via telematica».Inoltre, dal 2024, l’Agenzia renderà disponibile, in via sperimentale, la dichiarazione precompilata anche per chi percepisce redditi diversi da quelli di lavoro e di pensione e per chi ha la partita Iva.

SLITTA IL DL ENERGIA
Il Consiglio dei ministri di ieri doveva discutere anche il decreto Energia, che prevede, tra le altre cose, la proroga per sei mesi (o un anno) del mercato tutelato, in cui le tariffe sono fissate da Arera. Ma per avere un «supplemento di istruttoria», come spiegano da Palazzo Chigi, il provvedimento slitta alla settimana prossima. 

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