CATEGORIE

Francesco Storace e il partito degli attori no-Ponte

sabato 28 ottobre 2023

3' di lettura

Ve la ricordate quella canzoncina che fischiettavano fino a qualche giorno fa sui soldi-che-non-ci-sono-per-il-Ponte? Seminavano dubbi finanziari sulla grande infrastruttura destinata allo stretto di Messina come giocattolo della sinistra per andare contro Matteo Salvini, metterlo contro la Meloni. Ora hanno scoperto come hanno rivelato venerdì su La Stampa, che i quattrini in manovra – spalmati sulle varie annualità esattamente come era stato annunciato – ci sono e quindi li contestano perché questa è la moda.

I politici di sinistra hanno mandato avanti gli intellettuali, il circo dei soliti nomi, per il consueto, romantico e stonato appello contro il Ponte. Dice chi è stanco delle chiacchiere sul tema che leggendo la supplica che verrebbe la voglia di andare lì e cominciare a scavare per realizzare il Ponte... Perché siamo ai soliti esercizi di demagogia che hanno contribuito finora a mantenere arretrato il sistema Paese. Altro che progresso.

Ponte sullo Stretto, la foto che spiega perché non è più rimandabile

La lunga marcia verso la vacanza. Attraverso un inferno che fiammeggiava caldo torrido per tre ore ciascuno. Automobilis...

Sono poeti un po’ stonati, questi signori del no conditi con nobiltà intellettuale. «Come ve la raccontano è che noi oppositori siamo un po’ nostalgici, non al passo con i tempi, addirittura vetusti, e pure ignoranti: un po’ terrapiattisti, dai, scemi e localisti contro un’idea di progresso magnifico e progressivo. Oppure ve la raccontano così: chi è contrario al ponte sullo Stretto sta pensando al bene della Sicilia, della Calabria, alle autostrade carenti e sempre guaste, alla quotidianità dei disagi e dei malfunzionamenti: che ce ne facciamo delle grandi opere quando ci mancano le piccole?». Di difficile comprensione, diciamo. Ma aggiungono: «Se c’è una cosa che alla Sicilia e alla Calabria non manca e non mancherà mai è un ponte. Non ci manca che la cretineria umana – ecco gli immancabili insulti - devasti l’unica cosa davvero meravigliosa risparmiata dal terremoto del 1908, dall’incuria in cui sono state lasciate morire le due città: il mare».

Difficile resistere ai punti interrogativi che dovrebbero essere disseminati lungo il corso dell’“appello”. È la solita solfa, dal Ponte alle pensioni, su cui – in particolare proprio su La Stampa con le sue firme da Sorgi in giù – tentano da sempre di crocifiggere Salvini. Sul quotidiano torinese si sono cimentati con lo stesso ardore con cui negavano l’esistenza dei quattrini e ora che li hanno scoperti lanciano gridolini di terrore. I promotori sono Nadia Terranova, Gianfranco Zanna e il solito Fabio Granata, che hanno radunato in calce al loro struggente richiamo al “no”, circa 200 fra intellettuali, attori, registi, giornalisti, indotti a firmare manco fosse per il salario minimo, l’appello per «salvare la bellezza dello Stretto da assurdi e fantasiosi progetti, finalizzati solo all’ulteriore sperpero di risorse pubbliche».

Pd, cortocircuito-Emiliano: sul Ponte sta con la Lega e bacchetta Schlein

«Se non te lo meriti, San Nicola non ti aiuta». Sono in molti a chiedersi se San Nicola, al di là del...

Nell’appello viene chiesto che «lo Stretto diventi patrimonio dell’Unesco per la sua bellezza e unicità paesaggistica; per il suo indubbio valore storico e mitologico in quanto crocevia di civiltà portatrici di storie e di leggende, da Omero alla letteratura contemporanea protagonista di poemi e racconti, nonché soggetto amato da pittori, fotografi e artisti di ogni epoca; perché luogo di cultura e di fatica umana». Poco conta per costoro che un volta realizzata un’opera del genere sarà ammirata da tutto il mondo come espressione del migliore ingegno tecnico italiano e non solo. Per loro dobbiamo tornare al tempo delle favole.

tag
francesco storace
ponte sullo stretto
ponte stretto messina
matteo salvini
la stampa

Open Arms, Salvini assolto in via definitiva

Open Arms, Conte-Elly muti Open Arms, Bonelli rosica e Orban lo stende

Tra politica e giustizia Open Arms, ecco tutte le tappe di 6 anni di calvario

Ti potrebbero interessare

Open Arms, Salvini assolto in via definitiva

Open Arms, Bonelli rosica e Orban lo stende

Open Arms, ecco tutte le tappe di 6 anni di calvario

Pietro Senaldi

Salvini e Open Arms, finalmente la farsa è finita

Fabio Rubini

Texas, i soccorritori alla ricerca dei superstiti dopo le inondazioni: le immagini dei danni

Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.

Marco Bassani: L'europeismo trasformato in un culto neo-marxista

Infuria la polemica su un documento che credo debba essere posto nella giusta luce. È vero che occorre contestual...
Marco Bassani

Patricelli: La verità nascosta dal Pci su chi uccise il Duce

Un cold case da ottanta anni nella ghiacciaia della storia, con un enigma avvolto da un mistero. In attesa che l’e...
Marco Patricelli

Calessi: Bertinotti e Fini, uniti dalla Lega ma separati sulla guerra

Il rosso e il nero a casa della Lega. Sono stati loro, Fausto Bertinotti e Gianfranco Fini, intervistati dal direttore d...
Elisa Calessi