La “cultura di sinistra”, sdegnata con la “cultura di destra”, fa cachinni su Tolkien, depreca la mostra che gli è stata dedicata, non va aAtreju, irride Il Signore degli anelli e perde l’occasione per fare bella figura. Però, prima di tutto questo risibile chiacchiericcio, bisogna affrontare e risolvere il problema - più delicato e importante – di Pinocchio: il burattino di Collodi, è di destra odi sinistra? La questione è delicata per via del naso, che lo associa alla menzogna: così nessuno, tanto meno un politico, lo vuole nella propria squadra, anche se tutti lo amano. È una questione importante per via dell’enorme diffusione del libro che parla di lui.
Si ha un bel dire che Il Signore degli anelli è il libro più tradotto nel mondo dopo la Bibbia e il Corano, non è vero, vi cresca il naso. Se Tolkien è tradotto in poco più di 50, miserabili, lingue, Collodi in quasi 200, compresa qualcuna che non ha neppure dietro di sé l’ufficialità di uno Stato. A Manaus, nel centro dell’Amazzonia, c’è una Casa de Pinocho, in Persia-Iran il libro ha avuto quindici traduzioni diverse, in un deserto dell’Australia i canguri si divertono a saltare il lungo naso di una scultura che gli è stata dedicata, in Europa solo quest’anno ha ispirato cento rappresentazioni teatrali.
CHI VENDE DI PIÙ?
Non parliamo poi delle vendite, si ha un bel dire che Il Signore degli anelli è il libro più venduto della storia, sempre dopo la Bibbia e il Corano, ma si sa quanti se ne vendono perché l’opera è ancora sotto il diritto d’autore, e gli eredi sono lì a conteggiare copia per copia. Pinocchio no, Pinocchio è davvero di tutti, e i soldi se li intascano - zitti zitti - solo gli editori. Infine, non è paragonabile l’influenza culturale che ha avuto, ha e avrà lo scrittore toscano rispetto a quello inglese. Il secondo agguanta lettori adolescenti o addirittura adulti, formati o in via di formazione, il primo li accoglie bambini, spesso quando non sanno ancora leggere, portato dalla voce sacra, indiscutibile, amata, della mamma e del babbo. Datemi un bambino e la sua anima sarà mia per tutta la vita, dicono i gesuiti, papa compreso.
Pinocchio è di destra o di sinistra? A naso (qui, in altre scritture, si metterebbe un emoticon che ride fino alle lacrime) direi di sinistra. Pinocchio infatti vuole sostituire l’ordine conservatore esistente: si ribella alla Fatina, archetipo di tutte le mamme, al babbo, archetipo dell’autorità famigliare, al giudice, ai carabinieri e alla scuola, simboli inequivocabili dello Stato oppressore e autoritario. Si ribella persino alla saggezza popolare - noiosissima - del Grillo Parlante. È un progressista, fa comunella con Lucignolo, il compagno che sbaglia, con il Gatto e la Volpe, che prima ancora di essere truffatori e assassini sono poveri emarginati in cerca di sopravvivenza, con Mangiafuoco, girovago zingaresco col cuore in mano. Ma la sinistra non se n’è impossessata perché Pinocchio muore di destra, tutto una manfrina, un vestitino bono, un babbino caro, un ovvia farò il bravo. Rivoluzionario a vent’anni, conservatore a cinquanta, non convince del tutto né i progressisti né i conservatori. Se Meloni invitasse Schlein a un convegno su Pinocchio - o viceversa- entrambe si sentirebbero prese per il naso (emoticon che ride di traverso fino alle lacrime).
PARTIAMO DALL’INIZIO
Tolkien, invece, perché sarebbe di destra? Non lo so, non l’ho letto. (Oh, non l’ho letto. Ci ho provato, tanti anni fa, con Il Signore degli anelli, ma mi arresi quasi subito, mi si vuol fucilare per questo?). Del resto, comincia così, lo scrivo per i moltissimi- maggioranza superlativa - che non l’hanno letto e che si vergognano a ammetterlo: «Nella terra di Mordor, tra le fiamme del Monte Fato, Sauron, l’Oscuro Signore, forgiò in segreto un Anello sovrano, per controllare tutti gli altri e in questo anello riversò la sua crudeltà, la sua malvagità e la sua volontà di dominare ogni forma di vita: un Anello per domarli tutti».
Francamente, con tutti i suoi limiti, è meglio l’incipit della Genesi. E, se le radici profonde non gelano, vuoi mettere l’allegria dell’albero della cuccagna e i brividi per quello dell’impiccagione?
Ci riproverò, a leggerlo, giuro, ora che è diventata una questione nazionale. Però preferisco Philip K. Dick e Alien, la fantascienza, che già nel nome è superiore alla fantasy. (La fantascienza è di destra o di sinistra?) A me piace Philip Roth, l’ho letto tutto due volte (davvero, non come quelli che stanno rileggendo Proust). Roth è di destra odi sinistra? Era contro i repubblicani, certo, ma irrideva le ingenuità del popolo democratico. Ebreo fin nel midollo, rideva degli ebrei.
MEGLIO NON TUTTI D’UN PEZZO
È un bene di pochi non essere uomini e donne tutti d’un pezzo. Fa male, dunque, la sinistra a scatenare un can can per la mostra su Tolkien. E ha fatto benissimo Sangiuliano a volerla e a realizzarla, oltretutto – per chi conosce come si fanno le mostre – con pochi soldi e così tanta resa culturale di approfondimento e di prossime letture. Ha fatto bene Meloni a godersela, è il trionfo del suo gusto personale e della sua vittoria politica, dunque culturale. Ha fatto male Schlein a non andare a Atreju, con la scusa che lei discute in parlamento, mentre tutti abbiamo ancora addosso il puzzo di salciccia e fritti dei festival dell’Unità, e i Pasternak e i dottori Zivago. Alla fine, vedete, a stare a sentire questi schieramenti (i buoni di qua, i cattivi di là), si rischia di caderci. Ma ora andiamo tutti a Collodi, con la sua Casa delle Farfalle e il Giardino Garzoni, andiamo nel Parco di Pinocchio, sintesi dell’Uomo, con le sue debolezze e le sue crudeltà, i suoi slanci e le sue vittorie. «C'era una volta...» «Un re!» - diranno subito i miei piccoli lettori. «No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno». Questo sì, che è un incipit.
@GBGuerri
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.