Le cause perse. A sinistra sono specialisti, ma stavolta – è il caso di dirlo – non li salva nemmeno il paracadute. La “protesta” contro l’intitolazione dell’aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi li ha distrutti nell’anima, fanno gli indignati, gridano all’orrore, promettono la rivoluzione. Diciamo che gli è scappata la frizione e non riescono più a fermare la corsa verso il ridicolo.
Certo, i meme che girano sulla rete suscitano simpatia anche in chi ha voluto bene a Silvio, perché non c’è sempre quell’astio che caratterizza chi vede comunque il nemico dall’altra parte. Fa sicuramente tristezza, però, che l’odio debba perpetuarsi persino a poco più di un anno dalla scomparsa del Cavaliere.
Ma l’esagerazione dei toni allarmati è davvero insopportabile. Forse non è bastato lo straordinario video con cui Daniele Capezzone, nostro direttore editoriale, ha smontato la favola del “divisivo” Berlusconi. Per alcuni lo era anche John F. Kennedy, che le polemiche sulle donne, ad esempio, non se le fece certo mancare. Ma non gli negarono un aeroporto negli States. Una sinistra fuori di testa ha dimenticato però i meriti del Cavaliere. O forse sono colpe. Certo, divisivo perché ha creato decine di migliaia di posti di lavoro senza succhiare sangue e soldi dallo Stato.
Certo, divisivo perché ha creato un impero culturale, a partire da quelle sue televisioni che hanno distrutto il monopolio della Tv di pochi. Certo, divisivo perché ha guidato il Milan dei campioni. Ma non fate ridere, giacché per voi divisivo è stato perché faceva politica. Embè? È una colpa aver parteggiato per i propri colori? Anche a Sandro Pertini è stato dedicato un aeroporto: forse egli non era divisivo? L’uno Presidente della Repubblica, l’altro più volte Presidente del Consiglio.
Cariche costituzionali dal valore dipendente dalla fazione politica? Silvio Berlusconi è stato un’eccellenza in qualsiasi settore si sia dedicato e semmai ha pagato con una lunghissima persecuzione giudiziaria aver rappresentato l’alternativa concreta alla sinistra comunista di questo nostro Paese.
Intitolargli una infrastruttura importante è il minimo. E va ringraziato Matteo Salvini per non aver fatto marcia indietro su una polemica davvero avventata, mossa con un livore ingiustificabile. E, consentitemi il suggerimento, farebbe beneanche Forza Italia ad abbandonare le polemiche di giornata e a tributare al Ministro delle Infrastrutture il giusto merito (per ora lo ha fatto, ed è importante, solo Licia Ronzulli).
Ma poi, con che faccia parlano di nome divisivo i sinistri italiani? Proprio loro? Vogliamo censire quante strade nelle nostre città sono intestate a Palmiro Togliatti, l’italiano che si sentiva più orgoglioso se definito cittadino sovietico? Lenin, Marx, erano “unitari” forse? E quel nome, Stalingrado, quanto richiama i crimini sanguinari compiuti nel nome del comunismo? Stiamo ancora aspettando le scuse al martirologio italiano rappresentato dalle foibe, l’oltraggio infame alla Nazione ordinato dal Maresciallo Tito e osate parlare di un uomo che non ha mai fatto del male a nessuno come Silvio Berlusconi?
A Malpensa non dovrebbe essere intitolato l’aeroporto al Cavaliere, mentre al Senato della Repubblica avete messo una targa alla memoria di quell’eroe (vostro) che si chiamava Carlo Giuliani? Sapete a quanti italiani dà fastidio, invece, veder votare in loro nome al Parlamento europeo madame Ilaria Salis? Questo è l’onore dell’Italia che, poverini, vedete deturpato a Malpensa? Consolatevi con quel murale su un edificio pubblico di Roma a nome di Michela Murgia. Pace all’anima sua, ma un tantinello divisiva forse era anche lei, vorremmo ricordare al sindaco Gualtieri che si è precipitato all’inaugurazione assieme ad Elly Schlein...
A proposito della Schlein. Il suo partito insiste, senza rendersi conto del ridicolo, nella protesta contro l’intitolazione di Malpensa. A quanto pare c’è un ricorso e la consueta manifestazione di piazza. La chiamano mobilitazione. I Giovani Democratici della Lombardia annunciano di aver già raccolto su Change.org (dove non è così difficile far sottoscrivere qualunque cosa) “oltre 130mila firme di cittadine e cittadini” che si oppongono alla decisione di dedicare l’aeroporto all’ex presidente del Consiglio. Poi hanno pure organizzato un presidio sotto il Palazzo della Regione, lunedì alle 18. Magari si farà viva pure Laura Boldrini, che si è tanto arrabbiata per la decisione dell’Enac e di Salvini. La sua forma di protesta, magari, sarà quella di andare a piedi anziché in aereo...
Il bilancio delle devastanti inondazioni causate dalla tempesta che ha colpito il Texas centrale sale ad almeno 51 morti. Ventisette i dispersi.Il dato ufficiale fornito dalle autorità parla ancora di 43 vittime ed è probabile aumenti nella zona più colpita della contea di Kerr. Sempre le autorità sabato in una conferenza stampa hanno dichiarato che 15 delle vittime erano bambini. Il governatore Greg Abbott ha promesso che le squadre avrebbero lavorato 24 ore su 24 per soccorrere e recuperare le vittime. Ancora da ufficializzare il numero delle persone disperse, a parte 27 bambine che si trovavano in un campo estivo femminile.