Firenze, 16 mag. - (Adnkronos) - I sindaci di Figline e Incisa Valdarno (Firenze) hanno consegnato oggi al presidente della Toscana Enrico Rossi una lettera con cui chiedono alla Giunta regionale di scrivere ed approvare una proposta di legge per fondere i due comuni. Nella Toscana dei campanili, che a conti fatti conta comunque meno comuni di molte altre regioni d'Italia (anche del nord), dove tanti in questi anni sono stati i Comuni che hanno stretto patti fra loro per gestire insieme alcuni servizi e dove sono gia' nate ventidue unioni di Comuni, ci sono amministrazioni che scelgono addirittura di fondersi. E' il caso di Figline e Incisa nel Valdarno, che una volta uniti saranno i due Comuni piu' grandi che si sono fusi ad oggi in Italia. Le nove precedenti esperienze hanno infatti tutte riguardato comuni che, una volta nati, contavano comunque meno di 15 mila abitanti. E nessuna aveva interessato la Toscana. "Con la consegna di questa lettera al presidente Rossi - sottolineano i sindaci di Figline e Incisa, Riccardo Nocentini e Fabrizio Giovannoni - inizia ufficialmente il conto alla rovescia verso il referendum consultivo per la fusione dei nostri Comuni", che potrebbe svolgersi nel 2013 per andare quindi ad elezioni nel 2014. "Speriamo che possa essere un'idea contagiosa per tanti altri" aggiungono. "E' una scelta coraggiosa, ma lungimirante - commenta Rossi - E' un esempio virtuoso". "I cittadini ci guadagneranno in minore burocrazia, minori costi della politica e migliori e maggiori servizi, con uffici decentrati che potranno comunque rimanere in ambedue i paesi - aggiunge l'assessore ai rapporti con gli enti locali, Riccardo Nencini - Si fondono non due comuni finti, come tanti ne sono stati inventati nella prima meta' del Novecento, ma due borghi storici. Per questo la scelta e' ancora piu' importante e sono contento che avvenga in Toscana". (segue)