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Monti a Le invasioni barbariche: fa il piacione con la Bignardi e adotta un cane

Giulio Bucchi
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  Un professore piacione, anche con Daria Bignardi. Cosa non si fa, per fare colpo e portare a casa un po' di voti. In campagna elettorale tutto vale (anche usare i propri nipotini nello spot), e così Mario Monti sfodera il proprio lato meno sobrio e ospite di Le invasioni barbariche su La7 si concede qualche leggerezza. La conduttrice gli chiede, appunto, dello spot elettorale, definito "patinato, un po' post-berlusconiano". In una parola, "empatico". "Se uno viene chiamato da fuori, cosa che mi ha onorato, a fare un lavoro duro che i partiti non hanno avuto il coraggio di fare, non sono sicuro che serva un tipo molto empatico - ha glissato il prof -. Se sono post-berlusconiano, ci sta... E comunque sono più empatico, se ne sta accorgendo, no? Dipende da lei - aggiunge poi ad una sempre più imbarazzata Bignardi -, come approccio mi pare un po' freddo...". Punzecchiature al Cav - Sempre su La7, ma al Tg di Enrico Mentana, era andato in scena Silvio Berlusconi. Logico che l'intervista a Monti verta anche e soprattutto sulle parole del Cavaliere. Che, per esempio, si era lamentato degli scarsi poteri del premier. "Di poteri il premier ne ha tanti, sarà che io l'ho fatto in condizioni straordinarie e d'emergenza", l'ha pizzicato Monti. Sull'Imu, invece, Berlusconi aveva chiarito di volerla abolire subito in caso di vittoria, oppure se ne andrà dall'Italia e cambierà nome. "Bello l'imperativo categorico, le sue motivazioni sono nobili - lo sfotte -. Se diventasse premier, cosa che non credo, gli consiglio di preservare il suo nome illustre e di non fare quel gesto, perché fra 2 anni potrebbero cercare un altro professore per far quadrare le cose". Le stangate al Cav non mancano, dai capelli non tinti ("A differenza di qualcuno") ai follower su Twitter ("Non li compro, ma mi dicono che qualcuno l'ha fatto") fino al tifo per il Milan ("Detesto l'uso politico del calcio"). Quando si parla di Nichi Vendola e unioni politiche, Monti si irrigidisce: "Non ne vuole sapere di me, in fondo l'amore è una libera scelta". E sulle nozze gay chiude, balbettando un po': "Non è la priorità del nostro movimento politico". La scenetta del cagnolino - Ma la Bignardi ha un chiodo fisso: far sembrare Monti un po' meno gelido. Si parla di Twitter ("Non lo so ancora usare", ammette il premier) e di alcolici ("Preferisco il gin tonic alla birra", forse per smarcarsi dall'amica Angela Merkel). E per renderlo più "empatico" (o simpatico?), ecco che gli mettono in braccio un cagnolino bianco, il terrorizzato Trozzy, copiando la foto di Berlusconi con la cagnolina Vittoria dei giorni scorsi. Mario, in difficoltà evidente, lo accoglie con riluttanza e svicola quando la Bignardi chiede se è disposto ad adottarlo, anche perché "ha telefonato il suo nipotino e insiste...". Si va in pubblicità, e Monti fuori onda domanda malizioso alla bella Daria: "Vuole sentire com'è morbido?". E più avanti. "La trovo un po' algida, per ora...". Ci mancava solo il professore coccolone. A proposito: il Prof se n'è tornato a casa col cagnolino. E la prima cosa che ha fatto è stata cambiargli il nome. Guarda il video del Prof e Trozzy su Libero Tv Vota il sondaggio: ti piace di più il cane di Berlusconi o quello di Monti? Monti ha cambiato il nome a Trozzy: voi come lo chiamereste?  

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