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I sondaggi affossano i democratici,Mentana: "Berlusconi davanti a tutti"e Grillo sorpassa il centrosinistra

Silvio Berlusconi

Il direttore di Tg La7 incorona il Cav: "Se si votasse oggi il centrodestra sarebbe davanti alla sinistra". La sciagura di Bersani ormai è completa, manca solo la vittoria del Pdl al prossimo voto

Ignazio Stagno
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Il Pd non c'è più. Nemmeno per i sondaggi. Il capolavoro politico di Silvio Berlusconi si sta materializzando ogni giorno di più. Il centrodestra vola sulle ceneri del centrosinistra. La tendenza è in continua progressione negli ultimi giorni. Insomma in quadro è chiaro. Il Pd ha completamente delapidato la non vittoria elettorale consegnando il palcosenico al Cavaliere. L'ultimo sondaggio di Tg La7, twittato dal direttore Enrico Mentana, fotografa bene la situazione: "Se si votasse oggi la coalizione di centro-sinistra sarebbe dietro al centrodestra ma anche al Movimento cinque Stelle", scrive "mitraglietta". Sciagura completa - Insomma nello spazio di circa 60 giorni, Bersani è riuscito nell'impresa di far trionfare i suoi avversari su tutta la linea. Il centrosinisra dunque sarebbe dietro Silvio e dietro Grillo. Piazzandosi come terza forza politica del Paese. Un dato che deve far riflettere anche sul governo che verrà. La tendenza catastrofica del centrosinistra veniva confermata già venerdì scorso dal sondaggio Sky Tecnè. Lì la coalizione del Cav era davanti di ben 4 punti su quella del centrosinistra. Grillo invece restava stabile. Colle fatale -  Il week end è stato fatale. I flop di Marini e Prodi impallinate sulla via del Quirinale dai franchi tiratori democratici hanno fatto infuriare gli elettori del Pd che dopo aver bruciato le tessere ed aver occupato le sedi, ora abbandonano direttamente il partito. Bisogna capire ora dove finiranno i consensi che i democratici stanno perdendo con un emorragia continua e senza tampone. Ne sa qualcosa l'ex alleato Vendola che con il cestino è pronto a raccogliere gli elettori pd anti-inciucio. Ne sa qualcosa pure Beppe Grillo che probabilmente con la sua linea populista e anticasta potrebbe riempire il bottino con gli scontenti della casta-Pd, che viste le ultime contestazioni a Franceschini e a Fassina non sono pochi. Poi c'è il Cav che con la linea del silenzio e della responsabilità ha saputo aspettare il momento giusto per passare alla cassa dell'elettorato. Insomma il Cav stando fermo ha fatto fuori Bersani, Bindi, Marini e Prodi. Chi sarà il prossimo? Renzi? A sinistra stanno già lavorando per non lasciare la sciagura appena iniziata a metà.  Silvio in campagna elettorale - E se sarà Renzi, Berlusconi si sta già preparando per battezzarlo: "Per stare al governo e fare gli interessi del Paese bisogna essere anche esperti e capaci", ha commentato il Cav con i giornalisti che gli chiedevano, dopo il giuramento del presidente Napolitano, se in Italia ci sia un problema generazionale. "Bene i giovani, ma attenzione: per stare al governo servono anche espreienza e capacità. Perché, come si usa dire a Roma, i giovani non nascono imparati". (I.S)

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