Il dramma istituzionale in corso tra Quirinale, Lega e M5s regala anche un fatto mai accaduto prima: viene rivelata la trattativa, tradizionalmente riservata, tra il presidente Sergio Mattarella, Luigi Di Maio e Matteo Salvini per formare il governo. Segno che la situazione è gravissima, già pieno caos politico. Leggi anche: Salvini furioso, "io non chino la testa" Sul Corriere della Sera emerge un dettaglio significativo. Il veto di Mattarella su Paolo Savona all'Economia non sarebbe stato programmatico, ma personale, dal momento che il presidente avrebbe offerto una via d'uscita a Di Maio e Salvini: "Ma perché non volete Giancarlo Giorgetti all'Economia?". Il vice-Salvini, un leghista duro in economia, non certo una colomba. Mattarella cerca così di salvare capra (l'autonomia del presidente sulla nomina dei ministri) e cavoli (avere un governo), ma Salvini ne fa una questione di "dignità", prima ancora di scelta politica, e dice no per lo stupore di Di Maio che arriverà a pensare che, in fondo, Savona sia stato un pretesto per far saltare tutto e ottimizzare il veto del Colle a livello elettorale. Da Mattarella sarebbe arrivata anche un'altra offerta: al posto di Savona, un interim al premier Giuseppe Conte, che però evidentemente conscio del diktat leghista, ha declinato.