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Giancarlo Giorgetti entusiasta dopo l'accordo di Giuseppe Conte, retroscena: "Malumori tra i big della Lega"

Giulio Bucchi
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Malumori tra i big della Lega, contro Giuseppe Conte e pure contro Giancarlo Giorgetti. Il retroscena è appena abbozzato, ma il Quotidiano nazionale lascia intravedere le prime crepe nel rapporto tra il premier, la leadership del Carroccio e i vertici di quello che i sondaggi indicano come il primo partito d'Italia. Leggi anche: "Cerchiamo di evitarlo". Salvini lo ammette: l'ombra sul futuro dell'Italia (e del governo) Certo, l'accordo tra Conte e il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker sulla manovra con deficit ridotto dal 2,4 al 2% lascia certamente più "morti e feriti" nel campo di Luigi Di Maio, con il grillino che deve placare la rivolta della base elettorale, ma anche tra i salviniani c'è chi mastica amaro. "Persino ai piani alti della Lega c'è chi non condivide l'entusiasmo di Giorgetti - il primo ieri a festeggiare - e mostra sia pur discretamente una certa sorpresa per l' accordo al ribasso", scrive il QN. D'altronde, i timori dei leghisti sono più che legittimi: con 6 miliardi di risorse in meno in nome della stabilità economica e dello spread (e dei rapporti con l'Europa, come ammesso dallo stesso Salvini a botta calda), la Lega potrebbe dover ridurre platea o modalità di applicazione della sua misura-bandiera, quota 100 e la riforma della legge Fornero sulle pensioni che, non a caso, è la maggior preoccupazione della Commissione Ue per la tenuta dei conti italiani nel prossimo futuro. Ecco perché, in fondo, la partita vera comincia ora ed è tutta interna al governo.

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