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Silvio Berlusconi, ammissione a mezza bocca: "Può darsi", cosa bolle in pentola in Parlamento

Giulio Bucchi
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"Può darsi". Silvio Berlusconi, nelle ore dell'esplosione di Forza Italia tra neo-renziani e filo-salviniani, ammette che ci siano "supporti al governo da altri partiti" perché "la voglia di restare in Parlamento con uno stipendio è forte". Il riferimento è pesante e tira in ballo anche Paolo Romani, senatore ex forzista oggi in Cambiamo con Giovanni Toti che a Palazzo Madama "minaccia" di creare un gruppo autonomo con altri ex azzurri per sostenere, nel caso, il governo di Giuseppe Conte. Leggi anche: Forza Italia affonda, la Pascale scende in campo da sola. Registrato il suo "movimento" Lo stesso Romani, ospite di Agorà su Raitre, corregge il tiro. Alla domanda se Cambiamo "sosterrà il governo Conte o un altro governo in questa legislatura", il senatore spiega sibillino: "Il Governo Conte sicuramente mai". Il resto, boh. Come dire: se cambiasse esecutivo, tutto potrebbe accadere. "Macché Responsabili! - si difendeva Romani in un'intervista al Fatto quotidiano -. Noi vogliamo essere la nuova Forza Italia, saldamente nel centrodestra, all'opposizione del governo Conte". "Non faremo da stampella a questo governo né ad altri di centrosinistra", ma se poi "ci saranno provvedimenti che condividiamo, voteremmo a favore come ha sempre fatto anche Fi".

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