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Silvio Berlusconi, battaglia alle sue spalle in Forza Italia: i big si schierano, la mappa del partito

di Davide Locano domenica 30 giugno 2019

3' di lettura

Il primo "board" si riunirà oggi a palazzo Grazioli (ordine del giorno: il nuovo statuto e le regole ufficiali per il congresso, primarie incluse) ma già c' è un traffico intenso nella carreggiata che conduce alla nuova segreteria di Forza Italia. Ancora bisogna stabilire un po' tutto, insomma, eppure Giovanni Toti, Mara Carfagna e - da ieri - Mariastella Gelmini hanno assicurato le rispettive candidature. Ma c' è da scommettere, dicono i ben informati, che il numero dei contendenti sia destinato a lievitare nei prossimi giorni (a proposito, si seguono le tracce di Alessandro Cattaneo e Annagrazia Calabria). In attesa di capire i dettagli tecnici e le eventuali nuove proposte - così dove e come si indirizzerà un dibattito che si è fatto subito molto "vivace", costringendo Silvio Berlusconi a mettere subito i puntini sulle "i" sulla procedura -, le squadre dei primi tre sfidanti, fra ufficiale e ufficioso, sono già in fermento. Certo, ancora gran parte dei big azzurri non ha espresso la propria posizione (molti, al contrario, non nascondono un certo fastidio per il "nuovo corso") ma si iniziano a delineare in controluce le diverse sensibilità (salta subito agli occhi quella fra gli identitari azzurri e i filo-sovranisti) chiamate a misurarsi entro fine anno nell' assise azzurra. Leggi anche: Parla la Gelmini: "Perché faccio le primarie" Procedendo in ordine alfabetico, a sostegno di Mara Carfagna - neocoordinatrice in ticket con Toti - si sta muovendo il grosso della cordata meridionale assieme a coloro fra i più critici dell' Opa salviniana. Risalendo lo Stivale, abbiamo il commissario siciliano Gianfranco Micciché («Certamente lei è una garanzia per il Sud»), l' arcipelago calabrese che va da Francesco Cannizzaro al mondo legato al vicecapogruppo a Montecitorio Roberto Occhiuto. In Campania, ovviamente, Carfagna ottiene il bottino pieno: dai Cesaro a Domenico De Siano fino a Fulvio Martusciello. Anche nel centronord, però, non mancano i sostenitori, più o meno ufficiali, della vicepresidente della Camera: da Francesco Giro nel Lazio a Stefano Mugnai in Toscana. Attorno a Mariastella Gelmini, fresca ieri di annuncio sulla candidatura, sono giunte diverse attestazioni di sostegno nella sua Lombardia. Da quella di Valentina Aprea, ex sottosegretario all' Istruzione («Ha fornito convincenti argomenti per spronarci alla mobilitazione»), al capogruppo al consiglio comunale di Milano Fabrizio De Pasquale («Con Gelmini potremo promuovere un modello ambrosiano di Forza Italia molto attento agli amministratori locali»). Vicini all' ex ministro, tra gli altri, anche i deputati Guido Pettarin («Il confronto con lei fa un salto di qualità importante») e Cristina Rossello. Già al lavoro da tempo, infine, la rete dei "totiani" che, da parte loro, sostengono una Forza Italia saldamente alleata alla Lega (e all' agenda) di Salvini. Per Giovanni Toti in Liguria vale lo stesso discorso di Carfagna in Campania: sono quasi tutti con il governatore, dall' assessore Giacomo Giampredone alla deputata Manuela Gagliardi. Tra i parlamentari, poi, Toti ha "pescato" molto anche in Lombardia: con lui adesso Alessandro Sorte, Stefano Benigni e Claudio Pedrazzini. Totiani, secondo i rumor, pure nel resto d' Italia: Osvaldo Napoli in Piemonte, Mario Abruzzese e Antonello Aurigemma nel Lazio e l' ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli. di Antonio Rapisarda

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