Chiusa o quasi la legge di Bilancio il governo non può ancora considerarsi salvo. A creare non poco allarme ci pensa Pier Ferdinando Casini. L'ex presidente della Camera dei deputati - racconta Il Giornale - sarebbe attivissimo nello sconsigliare ai colleghi di firmare per il referendum anti taglio dei parlamentari. Il motivo è dei più banali, ossia un'accelerata in favore della fine della legislatura. Leggi anche: Vespa, l'appello a Pd e M5s: "Attenti anche alle sardine" Ma il taglio dei parlamentari non è l'unico cavillo. L'altro spauracchio che il Pd tenta di evitare è il referendum di Roberto Calderoli per ridisegnare il Rosatellum. Un'azione che però sta prendendo più tempo del previsto. D'altronde - riferisce chi segue il dossier - accelerare farebbe scattare imboscate da parte del partito del non voto, proprio quello che la Lega cerca di tenere alla larga.