Altro giro, altro sondaggio. Le cifre sono quelle relative alla sfida in Emilia Romagna, pivotal-point per il futuro del governo. La sfida è tra Lucia Borgonzoni, la leghista candidata del centrodestra unito, e Stefano Bonaccini, il piddino e governatore uscente. Le ultime cifre sono quelle elaborate dal sondaggista Alessandro Amadori per affaritaliani.it, analisi effettuata dopo il voto su Rousseau che ha vincolato il M5s a correre alle regionali, contro quella che era la volontà del capo politico, Luigi Di Maio, terrorizzato dalla disfatta ampiamente annunciata. Leggi anche: Lucia Borgonzoni, rivoluzione fiscale: jolly per sbancare in Emilia Ed eccoci alle cifre: ad oggi, Bonaccini sarebbe davanti di due soli punti percentuali alla Borgonzoni, 46% contro il 44% per la precisione. Il candidato M5s viene dato al 7% mentre gli altri candidati si spartiscono il restante 3 per cento. Amadori sottolinea come sia elevato il numero degli indecisi, pari al 25 per cento. Una grossa fetta di persone che ancora non ha scelto o che, magari, ancora non vuole ammettere la "conversione" al verbo leghista: in una roccaforte rossa, la tendenza alla reticenza è molto spiccata. Inoltre, secondo i sondaggisti, stimare la Lega oggi in Emilia, dopo il botto registrato negli ultimi diciotto mesi, è un poco più difficile (potrebbe essere sottostimata). Ragioni per le quali la Borgonzoni, ad oggi, sembra avere maggiori possibilità di successo. Insomma, quel 2% di svantaggio potrebbe essere solo virtuale...