Prima dice che Claudio Borghi, leghista presidente della commissione Bilancio della Camera, è "nostra vecchia conoscenza non priva di amicizia e simpatia". Poi appena due righe più sotto nel suo editoriale di oggi su Il Giornale, Alessandro Sallusti lo randella come più non potrebbe definendolo "idiota o terrorista", perchè "dire in queste ore delicate con l'Unione europea che 'l'Italia dovrebbe mettersi a stampare moneta' equivale a gettare benzina sul fuoco, cosa che appunto fanno solo gli idioti o i terroristi". Il giochino di Borghi, scrive ancora Sallusti, "ci è costato seicento milioni di solo spread su base annua". E, prosegue, "non è la prima volta che accade: ogni volta che il Borghi parla, i nostri soldi svaniscono perchè Borghi non è un onorevole, ma un bancomat alla rovescia, lui gli euro non li distribuisce, li distrugge. Nel senso che come parla, gli investitori fuggono". Fa anche mea culpa, Sallusti: "Ha sedotto anche me e negli scorsi anni l'ho aiutato a diffondere il suo originale pensiero (pure ospitandolo in tempi non sospetti su questo giornale). Mai più pensavo di contribuire a creare un mostro. Di questo chiedo scusa alla comunità economica internazionale e ai piccoli risparmiatori". Ora, conclude il direttore di via Negri, "occorre capire se Borghi ha fatto quella sparata sulla moneta da stampare per a) finire sui giornali, b) perchè è un idiota e non sa di cosa stia parlando; c) perchè è un provocatore che, su mandato di questo governo, cerca di creare le condizioni per farci cacciare dall'Europa. Conoscendolo, la risposta più probabile è la 'a' (ego ipertrofico) ma non me la sento di escludere nessuna delle tre, visto che possono convivere alla grande". Leggi anche: Claudio Borghi. "Con una nostra moneta risolveremmo molti problemi"