CATEGORIE

Pd a compagni a Gaza: le vacanze intelligenti

di Claudia Osmetti domenica 18 maggio 2025

4' di lettura

Forse qualcuno dovrebbe spiegare alla lungimirante (sic) delegazione Pd-M5s-Avs che, ieri, da El-Arish, a una ventina di chilometri dal confine di Rafah, in Egitto, guardando la Striscia di Gaza sull’orizzonte, quindi tecnicamente senza manco metterci piede, ha cominciato a sciorinare la solita (trita, ritrita e arcitrita) propaganda propal sul «genocidio» e i «crimini di Israele», che non c’era bisogno di andare fino in Medioriente. Bastava accendere uno a caso dei talk-show progressisti in onda sulle tivù occidentali o sfogliare la maggior parte dei giornali che tanto tenera con lo Stato ebraico non è stata mai, figuriamoci dal 7 ottobre in avanti, per ottenere lo stesso identico risultato. Cioè per fare l’ennesimo favore a Hamas raccontando una storia solo a metà. Invece no. Invece la triade (intesa come dem, penstastellati, verdi e sinistra) ci ha tenuto proprio, armi e bagagli, sopratutto bagagli (si sono fatti immortalare pure davanti all’aeroporto del Cairo coi trolley ancora in mano), a presentarsi sul posto e a raccogliere quante più testimonianze con cui rifocillare i propri discorsi lì e soprattutto qui.

TOUR DELL’ORRORE
D’altronde la leader della carovana, la democratica Laura Boldrini, sui social network, giusto venerdì, era stata chiarissima: l’obbiettivo, per lei, è e rimane «entrare a Gaza» con lo scopo di «denunciare l’orrore» attribuito alle Idf con la stella di David sul braccio e tutto quel che ne deriva (poi entriamo anche nel merito delle dichiarazioni). Il gran giorno del “blitz umanitario” dovrebbe essere oggi, ma nel frattempo il tour si è trasformato in una sfacchinata di «nove ore attraverso il Sinai» (parola della deputata Valentina Ghio, Pd) e s’è fermato a pochi passi dalla meta. Punto stampa (sacrosantissimo, ché senza quello, cioè senza il ritorno mediatico, chi te l’ha fatto fare?) e riposino fronte mare, tra una comunicazione strappalacrime (a senso unico) e un appello alla premier Giorgia Meloni affinché si adoperi per il miracolo, al secolo per lo «sblocco immediato degli aiuti».

Laura Boldrini e il Pd, vacanze intelligenti a Gaza

Laura Boldrini, accaldatissima, nel deserto viene colta da un miraggio: all’orizzonte, innanzi a un’oasi, l&...


«È una responsabilità che pesa su tutti noi», spiega Boldrini, «col peso delle voci raccolte ci muoviamo su una strada lunga e piena di checKpoint. Lo facciamo perché nessuno possa dire: “Io non sapevo”». Prima considerazione (ci siamo arrivati): El-Arish e la stessa Rafah si trovano in Egitto perché l’Egitto è l’altro Paese (dopo Israele) che confina con la Striscia. All’inizio della guerra, ai camion con le derrate umanitarie è stato impedito, per mesi, di transitare anche dalle autorità egiziane e il nodo dei profughi palestinesi, in quell’area, è un esodo che non è scoppiato di certo con la mattanza dei tagliagole nei kibbutz di due anni fa. Boldini e compagni (di viaggio) si sono chiesti quanti sfollati da Jabalia o da Khan Younis hanno oltrepassato il valico? Almeno 100mila dalla fine del 2023 a oggi. E sanno, gli stessi auto-inviati che tanto gridano allo scandalo quando possono addossare le colpe a Israele, quanti passaporti egiziani il Cairo ha concesso loro, non negli ultimi ventiquattro mesi ma, diciamo, dai tempi di Nasser? Zero. Il dramma, che dramma è per chiunque, dei profughi non ha stampata sopra l’effige unica di Gerusalemme: vai a spiegarglielo.

IL DIRITTO VIOLATO
Ancora: «I pochi fortunati che si sono salvati e che vivono col senso di colpa di essere al sicuro e che abbiamo incontrato al Cairo», è sempre Boldrini che parla, «ci hanno raccontato cosa significa subire operazioni senza anestesia, soffrire la fame e non trovare nulla da mangiare, nutrirsi col cibo per gli animali trovati in strada e sotto le bombe». Il che, oggettivamente, è una condizione da deprecare e che non fa piacere a nessuno (a nessuno nemmeno in Israele): ma un conto è fermarsi al dato commovente (per carità, degno d’essere riportato) e un altro è chiedersi di chi sia, sul serio, la responsabilità. Perché a questo punto, sia le spedizioni intersettoriali (assieme ai parlamentari ed euro-parlamentari della sinistra come Cecilia Strada, con Boldrini ci sono operatori umanitari e giuristi) che i cortei from the river to the sea, non ammettono mai che (seconda considerazione) le convenzioni internazionali come quella dell’Aia del 1907 o quella di Ginevra del 1949 prevedono il divieto assoluto di utilizzare abitazioni civili o ospedali o altri luoghi pubblici per nascondere le armi, quindi se c’è qualcuno che viola il diritto internazionale e impedisce al personale sanitario di lavorare come dovrebbe non è Israele che bombarda i luoghi sensibili ma i criminali della Jihad islamica che li usano a mo’ di santabarbara fregandosene della popolazione; e (terza considerazione) che dall’inizio dell’ultimo conflitto Israele ha mandato a Gaza almeno 250mila tonnellate di cibo e 3,3 metri cubi di acqua (se poi l’Unrwa ci ha messo lo zampino sopra e se, di conseguenza, alle famiglie sono arrivate a malapena le briciole, è un’altro paio di maniche: e andrebbe approfondito pure quello). Parlare di «ennesimo massacro» odi «inferno in terra», come stanno facendo i rappresentanti dem da Rafah, senza aver chiare in mente certe questioni si traduce in un facile slogan ideologico. Nella vana speranza che, semmai riscano a entrare nella Striscia, gli occhi li aprano per davvero.

Gaza, la sinistra per entrare chiede aiuto a Meloni: farsa completa

Tutti a Gaza, forse. Le associazioni Aoi, Arci, Assopace Palestina, 14 parlamentari di Pd, M5s e Avs, tre eurodeputati, ...

A Gaza Gaza, colonne di fumo dalla Striscia dopo gli attacchi di Israele

Guerra Mohammed Sinwar è morto: colpo grosso d'Israele

tutti a gaza Gaza, la sinistra per entrare chiede aiuto a Meloni: farsa completa

tag

Ti potrebbero interessare

Gaza, colonne di fumo dalla Striscia dopo gli attacchi di Israele

Mohammed Sinwar è morto: colpo grosso d'Israele

Gaza, la sinistra per entrare chiede aiuto a Meloni: farsa completa

Laura Boldrini e il Pd, vacanze intelligenti a Gaza

Alessandro Gonzato

Bolzano, centrodestra verso la vittoria: scippo alla sinistra

A metà dello scrutinio del ballottaggio per la carica di sindaco di Bolzano, Claudio Corrarati, candidato de...

Meloni, la telefonata con Trump? Schlein smentita a tempo record

La premier Giorgia Meloni ha avuto ieri un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Donald Tru...

Sinistra, i compagni non accettano il diritto di parola

Meritano un plauso convinto le forze dell’ordine, il Ministero dell’Interno che ha voluto garantire la sicur...
Daniele Capezzone

Vance e Ursula da Meloni: "Pontiera", sinistra ko

"Non vedo l'ora di avere questa conversazione. Una delle cose che il primo ministro Meloni si è offerto ...