"Attenzione, perchè se rompete con noi e fate un governo coi 5 Stelle, vengono giù tutte le Regioni e tutti i Comuni dove governiamo assieme, e con profitto, da anni e anni". E' questo l'avvertimento che da San Lorenzo in Lucina, sede centrale di Forza Italia, è partito già a partire dalle ore immediatamente successive alla chiusura delle urne lo scorso 4 marzo, quando si è capito che l'intesa Carroccio-grillini sarebbe stata una delle poche a garantire una maggioranza di governo, potendo tra l'altro contare i due partiti su diversi punti programmatici in comune. Ma Bruno Vespa, dal suo consueto editoriale del sabato su Il Giorno, lancia a sua volta un avvertimento a Silvio Berlusconi, che conosce bene da tempo e col quale ha un rapporto di fiducia e di confidenza. Il conduttore di Porta a Porta parla del primo appuntamento che attende i partiti, quello dell'accordo per l'elezione dei presidenti delle due camere. Sottolineando il sorgere di un possibile conflitto: una delle due Camere andrebbe di diritto al M5S, l'altra dovrebbe finire a Forza Italia essendo Matteo Salvini a questo punto il candidato premier del centrodestra. Ma, sottolinea Vespa, il leader leghista sa bene che il favorito per l'incarico è Di Maio e per questo avrebbe iniziato a proporsi lui per la presidenza del Senato, anche per non trovarsi con un pugno di mosche in mano dopo essere stato uno dei due vincitori delle elezioni. Da parte loro gli azzurri non paiono proprio propensi a mollare un posto che hanno sempre visto come loro appannaggio. E allora, Lega e FI si metteranno d'accordo o l'alleanza salterà già sulla nomina del presidente di Palazzo Madama? Occhio, avverte però Vespa, perchè "se l'alleanza Lega-Forza Italia salta, Berlusconi rischia la migrazione di molti dei suoi verso la Lega già a partire dalla settimana seguente alla prima convocazione delle Camere. Leggi anche: Vittorio Feltri da Vespa, l'epocale prima pagina di Libero