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Matteo Renzi, così umiliava pubblicamente Pier Ferdinando Casini: "Se vinco io, lui..."

di vittorio feltri domenica 14 gennaio 2018

1' di lettura

Cinque anni in politica sono un secolo. Se si è spregiudicati, anche di più. E così Matteo Renzi ha in Pier Ferdinando Casini uno dei suoi alleati più stretti e fidati, tanto da promettergli un posto in lista nella rossa Bologna (sfidando le ire della base Pd) pur di non perdere per strada lui e i voti centristi. Ma dal 2012 spunta un dettaglio piuttosto imbarazzante. Uno degli slogan della campagna per le primarie dem dell'allora sindaco di Firenze recitava così: "Se vince Renzi, no a Casini". Sottotitolo: "Nessun inciucio che ci impedisca di governare e di fare scelte". Renzi faceva girare il manifesto sulle proprie pagine social, con orgoglio. E ora? Forse lo sostituiranno con "Scordiamoci il passato, siamo del centrosinistra". Per approfondire leggi anche: Toh, il Pd candida Casini? Sentite cosa dice ora della Boschi?

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