Dopo il battibecco in aula a Napoli con i giudici - "Magistratura incontrollabile e impunita" - Silvio Berlusconi rischia un processo per oltraggio alla corte, ma soprattutto la revoca dei servizi sociali. Una circostanza che preoccupa il Cavaliere, e che lo fa infuriare. Infatti, sabato pomeriggio ai suoi fedelissimi, spiegava: "Io non ho fatto altro che fotografare la realtà della magistratura italiana esattamente com'è, e come i giudici vogliono essere a tutti i costi che continui ad essere: l'unica magistratura occidentale sul cui operato non c'è un controllo delle istituzioni, ed è un privilegio che i giudici difendono con le unghie e con i denti nonostante le obiezioni dell'Unione europea". Una linea difensiva aggressiva, quella dell'ex premier, che piuttosto che di offesa parla di "fotografia della realtà". Berlusconi, insomma, è convinto di non aver infranto i diktat imposti dal tribunale di Sorveglianza di Milano per mantenere l'affidamento ai servizi sociali: "Mi hanno detto che non posso polemizzare con questo o quel giudice, non che non posso dire quello che vedo", ribadisce barricadero. Tanto che il Cav, inoltre, rivendica anche la sua buona condotta, sottolineando di aver taciuto in un'occasione, sempre durante l'udienza a Napoli. Il giudice gli ha risposto in maniera brusca, e lui avrebbe voluto ribattere: "Non sapevo che aveste anche il diritto di trattare male i testimoni. E invece mi sono zittito".