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Brunetta: "Renzi ci vuol fregare". Verdini: "Lui ha carisma, tutti voi no"

di Matteo Legnani domenica 6 luglio 2014

2' di lettura

Brunetta contro Romani. Verdini contro Brunetta. Fitto contro Verdini. Forza Italia è una polveriera. Nella sala Regina di Montecitorio Silvio Berlusconi riferisce ai gruppi parlamentari azzurri sull'incontro avuto in mattinata con Matteo Renzi sulla riforma elettorale e su quella del Senato. C'è tensione per quel "via libera" dato dal Cavaliere al premier. C'è chi parla di "resa" e chi accusa Berlusconi di guardare più alle sue vicende personali e agli interessi di Mediaset piuttosto che al futuro del partito. Il capogruppo al Senato, Paolo Romani, corre ai ripari in apertura di incontro e sottolinea le modifiche strappate a Renzi sul nuovo Senato: "Abbiamo stabilito che i futuri senatori saranno scelti nelle regioni rispettando il principio della proporzionalità". Ma, scrive il quotidiano "La Repubblica", così facendo Romani rompe il tacito accordo con Brunetta: "Si era cconvenuto che che i capigruppo non avrebbero parlato, ma se lo fai tu, allora parlo anche io. Non mi fido di Renzi, quello ci vuole fregare. La legge elettorale l'ha insabbiata e intanto ci fa votare questo Senato rosso che è la morte della democrazia. Ma io non ci sto". E Romani: "Ma quale insabbiamento, abbiamo convenuto di esaminare la riforma elettorale subito dopo, prima dell'estete. E poi l'approveremo alla Camera". Al che Brunetta: "Alla Camera decido io, oppure vuoi fare il capogruppo anche qua?". Minzolini, uno dei leader della fronda anti-Renzi, sale in cattedra: "Non vi sembra strana questa fretta di Renzi? Quello ci porta a elezioni anticipate in primavera". Il suo intervento apre la stura al coro di altri senatori: da Malan alla Bonfrisco, da Caliendo a D'Anna. E poi i pugliesi di Fitto e Capezzone. Tutti contro la riforma del senato voluta dal segretario del Pd e appoggiata da Berlusconi. Verdini, che dell'intesa col premier è stato fin dall'inizio uno degli artefici, va su tutte le furie: "Renzi va veloce - attacca - perchè è un leader vero. Lui ha carisma, al contrario di tutti voi. Ma la volete capire che se votiamo contro le riforme poi ci scordiamo l'Italicum e Renzi approva il Mattarellum col voto dei grillini?". E ancora: "Ma lo sapete quanti di voi rientrerebbero in Parlamento? Venti, e gli altri a casa. Con l'Italicum, invece, sareste cento. Cosa preferite?". Dalla platea replica Fitto: "ma cosa stai dicendo, perchè ti agiti tanto?". E mentre Verdini, furibondo, lascia la sala, brunetta lo provoca: "Dispiace vedere che Verdini si allontana proprio mentre è in corso un dibattito democratico".  Berlusconi assiste in silenzio. Lui ha detto e ribadito giusto poche ore prima a Renzi che il patto sulle riforme non si romperà. Ma mai si sarebbe aspetatto un partito così ai ferri corti e in parte così contrario alle sue posizioni. La decisione sulle riforme viene rinviata a martedì, a una nuova riunione coi gruppi parlamentari azzurri. 

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