Carlo Sibilia, deputato del Movimento 5 Stelle, ha pubblicato su Facebook una lunga riflessione sulla sparatoria accorsa nella giornata di ieri, 22 ottobre, all'interno del parlamento canadese a Ottawa. Il pentastellato scrive: "I paesi europei sono in forte difficoltà. Unione incerta e disoccupazione alle stelle. Mezzo mondo è alle prese con analfabetizzazione, fame e malattie. I politici spesso prendono a modello i governo del nord. Norvegia, USA e Canada. Eppure dov'è che hanno iniziato a sparare i politici...proprio in un paese come il Canada. Opera di un pazzo o di qualcuno che ha ritrovato la ragione?". Di Battista, l'Is e il precedente a 5 stelle - Il politically correct nella sua peggior accezione è da sempre l'alleato numero uno dei grillini in formato social. Alessandro Di Battista, all'epoca degli sgozzamenti dei tagliagole aveva provato a difendere i terroristi jihadisti dello Stato Islamico, con delle dichiarazioni che avevano alzato un polverone a pochi giorni dalla decapitazione di James Foley. Dopo il delirio "Dibba" questo: Sibilia, non nuovo a sparate grottesche, nel giorno successivo alla sparatoria in parlamento a Ottawa si schiera coi terroristi o perlomeno ne condivide le ragioni. Qualcuno, sempre secondo la tesi del pentastellato, improvvisamente rinsavito, s'è deciso a sparare all'impazzata in una camera di deputati, perchè, a dirla col grillino, avrebbe "ritrovato la ragione". In un secondo momento, forse comprendendo di essere andato un po' troppo oltre con l'analisi, Sibilia si placa e prova a correggere il tiro ma la frittata ormai è ben che fatta: "La mia solidarietà a chi ha perso la vita nell'attentato. A chi vanno attribuite le colpe?" è la conclusione riveduta e corretta del parlamentare.