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Kyenge: contro di me strumentalizzazioniLa Padania: appuntamenti pubblici

Il ministro: contro di me strumentalizzazioniMaroni: siamo in democrazia
di Lucia Esposito domenica 19 gennaio 2014

2' di lettura

La rubrica sul quotidiano La Padania dedicata agli appuntamenti del ministro dell'Immigrazione Cécile Kyenge ha scatenato un finimondo. Il ministro, in un'intervista a Repubblica ha detto: "La verità è che stiamo andando verso l'uccisione della democrazia. Nessuna forza politica può più tollerare questo razzismo strisciante" Il ministro ribadisce che la sua agenda è pubblica e che non cambierà nessuno dei suoi impegni dopo la pubblicazione, ma dice in sostanza che "debbono essere fermati". Lancia un appello alle istituzioni italiane, a quelle europee delle Nazioni Unitw "la politica si deve alazare tutta per condannare questi attacci altrimenti il razzismo può diventare un'arma pericolosa". Insomma, il ministro vuole fermare La Padania.  L'intervista - Il ministro è stata poi intervistata ad Agorà: "La pubblicazione dell’agenda di Cecile Kyenge sulla Padania da parte della Lega non costituisce né un’intimidazione e nemmeno una sciocchezza, bensì una strumentalizzazione, perché quanto riportato "non rappresenta tutta l’attività ministeriale, ma soltanto una parte, scelta non a caso": questa la replica del ministro per l’Integrazione, intervenuta ad Agorà su RaiTre, alla controversa iniziativa del quotidiano leghista. "La politica si alzi", ha proseguito Kyenge, "perché in questo modo si uccide la democrazia". Secondo il ministro, "da sette-otto mesi si assiste a una deriva" di una forza politica che ormai "è in campagna elettorale". Quello dell’integrazione, ha sottolineato ancora Kyenge, è però "un tema delicato che non va affrontato con spot o slogan", ma che esige invece "una riflessione profonda" di tutti I leghisti - Sulla questione è intervenuto anche il governatore Roberto Maroni che su facebook ha condiviso  l'intervista rilasciata da Flavio Tosi a Repubblica, dimostrandosi, quindi, d’accordo col sindaco di Verona sul tema. "Che male c'è se un giornale pubblica gli appuntamenti di un ministro, per di più prendendoli dal sito del ministero?", chiede Tosi.   "Siamo in democrazia - prosegue - se chi legge il nostro quotidiano poi decide di andare a contestare il ministro, fa una scelta legittima". Sulla prima pagina del quotidiano leghista c'è l'intervento del segretario del Carroccio Matteo Salvini che rispondendo al ministro che aveva detto "Padania, chi?", spiega il perché della rubrica.  Il direttore della testata, Aurora Lussana precisa che lei toglierà la rubrica solo quando dal portale del ministero verranno tolti gli appuntamenti". Si appella al fatto che si tratta di informazioni pubbliche. E in tempi in cui un ministro finisce nei guai per intercettazioni rubate a casa sua non è poco...  

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