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Legge elettorale, domani l'incontro Renzi-Berlusconi

di Ignazio Stagno domenica 19 gennaio 2014

3' di lettura

Matteo Renzi tira dritto. Lui vuole un'intesa col Cav per la legge elettorale. Il rottamatore respinge le critiche dei democratici bersaniniani e cuperliani che hanno minacciato di far cadere il governo se il rottamatore stringe un patto con Silvio. Lo scontro è aperto. Renzi però ha deciso: incontrerà il Cav. "Vedo Berlusconi domani, non di mattina perchè lui deve presentare Seedorf e io le case popolari. Lo vedrò nella sede del Pd alle 16. Con lui ci sarà anche Gianni Letta. Berlusconi non è uno dei tanti". Bastano poche parole al segretario democratico per confermare il faccia a faccia con Silvio di domani. Ospite de Le invasioni barbariche di Daria Bignardi, Matteo Renzi mette in chiaro tutto e manda un messaggio anche agli alleati di governo: "Se c’è un accordo vero tra Pd e Forza Italia credo che Ncd lo appoggerà". Poi c’è anche la replica al bersaniano D’Attore che aveva minacciato una crisi nel governo come vendetta per un'eventuale patto Cav-Renzi: "È il solito giro di persone come D’Attorre che non si ricordano che un mese fa i cittadini mi hanno chiesto di fare velocemente e lui non dovrebbe mettere i bastoni tra le ruote". Renzi ne ha per tutti. Mette nel mirino anche il ministro delle riforme Quagliariello: "E' il ministro delle riforme: in Italia è pieno di ministri delle riforme che le riforme non vogliono farle". Poi scimmiotta il Cav e il famoso contartto con gli italiani siglato nello studio di Porta a Porta nel 2001. Per Renzi la nuova frontiera della politica in Tv è il foglio Excel con la lista delle cose da fare per l’agenda del governo. Renzi si fa prestare un pc e compila in diretta la sua lista di impegni con il Paese. Ma il foglio resta bianco e la Bignardi lo ferma: "Magari me lo spedisce dopo via mail e lo pubblico sul mio blog". Insomma show a parte Renzi ormai attende di incontrare il Cav per chiudere la partita sulla legge elettorale.  Chi ha paura dell'accordo - Ma le polemiche sul faccia a faccia Silvio-Renzi vanno avanti. A criticare la scelta di Renzi non è solo il Pd cuperliano e bersaninao ma anche Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e Scelta Civica di Monti. I partiti "piccoli" temono un accordo tra il rottamatore e il Cav su un sistema elettorale maggioritario. In questo modo diversi partiti avrebbero grosse difficoltà nel superare le soglie di sbarramento e così Ncd e Scelta Civica sono in pressing su Letta perchè blocchi la trattativa Cav-Renzi. Una nota congiunta di Nuovo Centrodestra di Alfano, Scelta Civica e Popolari per l’Italia parla chiaro: “I gruppi parlamentari del Nuovo centro destra, di Scelta civica e dei Popolari per l'italia, in ordine alle consultazioni che il segretario del Pd ha avviato sulla riforma della legge elettorale con tutte le forze politiche e in particolare con quelle di opposizione, ritengono urgente un incontro di maggioranza per evitare che il sottile equilibrio su cui si regge il Governo, anche per le tensioni interne al Pd stesso, provochi una crisi di Governo al buio". Insomma domani l'incontro ci sarà. Non importa dove. L'effetto immediato sarà di certo un terremoto nel governo...

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