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Matteo Salvini, i vescovi in Emilia come le sardine: "No a sovranismi e populismi". Il leghista risponde così

di Giulio Bucchi martedì 14 gennaio 2020
2' di lettura

«Le prossime elezioni regionali in Emilia Romagna sono un'occasione importante perché la democrazia non venga umiliata e disattesa e i principi costituzionali ritrovino nelle nostre terre forme rinnovate di espressione e persone, delle diverse appartenenze politiche, impegnate a salvaguardarli, sempre»: si conclude così la nota dei vescovi della Conferenza episcopale dell' Emilia Romagna riuniti in assemblea a Bologna. Durante i lavori, presieduti dall' arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi (nella foto), è stato elaborato un documento in vista del voto del 26 gennaio. Secondo la Ceer, «pensare di tutelare la Regione contro l' Europa è una tragica ingenuità e fonte di povertà». Poi si chiede attenzione «ai poveri» e «alle pari opportunità», precisando che «ogni discriminazione di uomini e donne, italiani o immigrati, indebolisce lo sviluppo regionale». Ancora più chiaro il Documento dell' Osservatorio sulle tematiche politico-sociali: «In una società bensì giusta, ma non fraterna, la democrazia, prima o poi, cede il passo alle tante forme, oggi ritornate di moda, di sovranismi e populismi. Non possiamo tollerare che ciò abbia a realizzarsi nella nostra Emilia-Romagna».   Leggi anche: "Ho fatto 300 km per dirvelo". Il signor Giulio dall'Umbria a Rimini, orgoglio Lega sul palco "Condivido l'appello - è la reazione sorprendente di Salvini -, la mia è una campagna elettorale costruttiva, a differenza di quella della sinistra". La risposta conciliante del leader della Lega è spiegata con il ragionamento successivo: il Capitano ha "la consapevolezza che i cattolici voteranno per me".   Nel video di Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev, Salvini promette: "Se vinco vado da Conte e Di Maio e gli dico..."

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