CATEGORIE

Luigi Di Maio elogia Silvio Berlusconi e insulta Matteo Salvini, senza vergogna: "Chi sono i responsabili dello stallo"

di Davide Locano domenica 13 maggio 2018
2' di lettura

Dopo Matteo Salvini, che è tornato a chiedere l'appoggio esterno a Silvio Berlusconi, tocca a Luigi Di Maio. Il leader grillino parla a ridosso della decisione di Sergio Mattarella, che avrebbe concesso tempo ai partiti fino alle 17 per trovare un accordo, altrimenti varerà il suo governo neutrale. E il leader del M5s, a sorpresa, difende Silvio Berlusconi, in quello che può sembrare un tentativo disperato di convincerlo a concedergli i voti. Una decisione che salverebbe l'alleanza del centrodestra e permetterebbe il varo di un esecutivo politico. Video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev "Il vero grande tema non è Berlusconi, ma gli altri", ha affermato il capo politico del M5s, riferendosi a chi sia responsabile dello stallo sulla formazione del governo. "Se siamo arrivati fin qui è perché ci sono dei responsabili - ha aggiunto Di Maio -. Se dovessi fare una graduatoria delle responsabilità di questo blocco e del ritorno al voto - spiega ai cronisti a Montecitorio - in cima sicuramente c’è Salvini, che ha scelto il Cav al posto del cambiamento; poi c’è Renzi che ha ingannato partito e opinione pubblica, prima con la possibilità di un’apertura e poi ha fatto saltare tutto. Poi c’è Martina che si è piegato a Renzi, e in fondo c’è Berlusconi". Leggi anche: Salvini-Di Maio, le indiscrezioni sul patto post-elettorale Una faccia tosta pazzesca, quella del leader grillino, lo stesso che ha sempre posto un veto su Berlusconi e Forza Italia. Lo stesso che non avrebbe mai rinunciato al ruolo di premier per la sua persona. Ma tant'è, un Di Maio come mai senza vergogna aggiunge: "Perché tutte le persone che ho elencato possono decidere se andare in una direzione o in quella di Berlusconi. E invece sia Renzi che Salvini hanno deciso di rimanere legati al leader di Forza Italia. Bene, facciano come vogliono. Il vero grande tema quindi non è lui", ha concluso con rara arroganza. Infine, il grillino ha ribadito: "Noi vogliamo fare un governo che preveda due forze politiche e non quattro. Perché lo abbiamo visto cosa succede quando si fanno i governi a quattro o a cinque forze politiche. Abbiamo detto: andiamo avanti insieme per un governo del cambiamento. Qual è il veto? Nessuno". Convinto lui...

tag
luigi di maio
m5s
silvio berlusconi
matteo salvini
forza italia
lega
sergio mattarella
matteo renzi
maurizio martina
pd

Il regista della regolarizzazione Askatasuna, il fallimento di Lo Russo: il sindaco Pd insultato anche dai collettivi rossi

Superato lo scoglio Meloni, vertice di governo sulle pensioni: cosa cambia

Con Bruno Vespa Tajani, "se vogliono...": le parole su Pier Silvio e Marina, cala il gelo

Ti potrebbero interessare

Askatasuna, il fallimento di Lo Russo: il sindaco Pd insultato anche dai collettivi rossi

Pietro Senaldi

Meloni, vertice di governo sulle pensioni: cosa cambia

Tajani, "se vogliono...": le parole su Pier Silvio e Marina, cala il gelo

Elisa Calessi

Mattarella, il saluto al Quirinale: "Il prudente controllo del governo sui conti pubblici"

A Torino sale l'allerta estremisti. E Lo Russo tende la mano ad Askatasuna

«Niente sarà più come prima. Il campo è tracciato. La partita non è finita ma è...
Pietro Senaldi

Schlein e Conte, è finita in disgrazia: come li hanno beccati in aula alla Camera

Il retroscena de la Stampa, pesante e piccante, è firmato da Alessandro De Angelis. Uno che di centrosinistra si ...

Askatasuna, FdI: "Ecco i bravi ragazzi". Un video per zittire Fratoianni & Co

Ieri mattina all'alba, giovedì 18 dicembre, le forze dell'ordine hanno sgomberato Askatasuna, il centro s...
Redazione

Askatasuna, il fallimento di Lo Russo: il sindaco Pd insultato anche dai collettivi rossi

Povero Stefano Lo Russo. Il sindaco di Torino ha provato in ogni modo a difendere il centro sociale Askatasuna. Ieri per...
Pietro Senaldi