Matteo Salvini ha perso la battaglia di espugnare la rossa Emilia-Romagna. Sono stati molti a imputare la sconfitta alla "debolezza di Lucia Borgonzoni" che, a fronte di Stefano Bonaccini, sarebbe un volto meno noto. Eppure, secondo le indagini di PoliticalData (società di consulenza, comunicazione e analisi politica) la Lega ha fatto anche altre scelte sbagliate. "La scarsa conoscibilità di tutti i candidati al Consiglio regionale potrebbe essere stata una delle possibili cause della sconfitta del centrodestra" afferma l'azienda che ha misurato il tasso di espressione di preferenza alle ultime regionali. Leggi anche: Paolo Becchi sull'Emilia-Romagna: "Matteo Salvini sconfitto perché estremista? Ma di che sostanze vi fate?" "Secondo i dati forniti, in media, gli elettori emiliano-romagnoli, che potevano esprimere fino a due preferenze, si sono avvalsi di questa facoltà nel 13,5 per cento dei casi. Ben al di sopra di questa soglia la coalizione di centrosinistra col 17,2 per cento, ben al di sotto il centrodestra col 10,4 - specifica il rapporto -. Ad impressionare è soprattutto il gap tra le prime due liste: il Pd arriva al 15,9 per cento mentre la Lega si ferma all'8,7". A conferma di ciò basta vedere il risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle con un candidato che lo stesso Danilo Toninelli, maestro grillino di gaffe, è riuscito a confondere.